Disabili, in Italia ancora troppe le barriere in musei, cinema e scuole. E su Tik Tok scatta la polemica
di Michela Poi
NIENTE CULTURA E SVAGO. Essere disabili in Italia nel 2019 significa ancora non poter accedere a molti servizi. Non hanno barriere architettoniche il 37,5% dei musei: soltanto il 20,4% offre servizi ad hoc, fornisce cioè materiali e supporti informativi specifici. Tutto ciò si ripercuote negativamente sulla vita sociale dei portatori di disabilità: solo il 9,3 % va spesso al cinema, a teatro o in un museo. La conseguenza è che tre quarti di chi soffre di limitazioni gravi (il 77% sono donne) passa più di tre ore al giorno davanti alla televisione mentre appena il 9,1% si dedica a fare sport.
OSTACOLI IN CATTEDRA. Sono 272mila gli studenti italiani con disabilità. Le scuole prive di barriere architettoniche fisiche sono solo il 31,5 %. La percentuale scende ancora per quelle prive di barriere senso-percettive (per non vedenti, ipovedenti e sordi).
NON C’È POSTO. Altro punto dolente è l’occupazione: dei disabili tra i 16 e i 64 anni ha un lavoro solo il 31,3%, contro una media italiana del 57,8% Chi è in cerca di occupazione è il 18,1% (soprattutto maschi) contro il 14,8% del resto della popolazione. La disabilità influisce negativamente anche sulle possibilità di carriera: il 54% dei disabili occupati sono operai o lavoratori in proprio (50,4% nel resto della popolazione), mentre il 46% è un dirigente, libero professionista o quadro (49,6% nel resto della popolazione).
RETE SULLA GRATICOLA. La disabilità rischia di essere un problema anche sui social. Tik Tok, applicazione cinese in voga tra i giovani, avrebbe temporaneamente limitato la visibilità dei video pubblicati dagli utenti con disabilità - impedendo quindi che diventassero virali - per «limitare eventuali episodi di cyberbullismo». I moderatori avrebbero avuto il compito di identificare i disabili e oscurarne i contenuti. Ad essere coinvolti sarebbero stati anche gli utenti obesi e quelli appartenenti alla comunità Queer, che non si identifica nelle etichette sessuali tradizionali. Unapproccio che ha creato non poche polemiche e che messo nuovamente in cattiva luce il social, più volte accusato di censura.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Dicembre 2019, 08:27
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