«Non affittiamo ai disabili», Sabrina respinta a 21 anni dai proprietari dell'appartamento
Muore in auto in tangenziale 5 giorni dopo l'amico, su Fb aveva scritto: «Morte bastarda, vieni a prendermi»
«Mi è stato detto - racconta - che i proprietari non vogliono affittare la casa a persone disabili. Non mi hanno voluto né parlare al telefono né incontrare. Forse temevano che per colpa della mia disabilità avrei potuto apportare delle modifiche all'appartamento. Ma a me la casa andava bene cosi com'era, ed ero disposta a metterlo per iscritto nel contratto. Sono rimasta basita e sconcertata». «Non volevo fare polemiche - aggiunge - ma solo denunciare quanto mi è successo. Per questo ho raccontato la storia sui social. Nel giro di pochi minuti tante persone, anche da Omegna, mi hanno espresso la loro solidarietà. Questo mi ha aiutato a non sentirmi sola e a non affliggermi». Tra i primi a muoversi è stato il sindaco della città cusiana, Paolo Marchioni, che ha incontrato Sabrina. Marchioni definisce la vicenda «incredibile e fuori da ogni logica».
«Contatterò l'agenzia - annuncia - per capire se è possibile fare in modo che i proprietari dell'appartamento ritornino sui loro passi e affittino la casa. Se così non sarà, se il buon senso non prevarrà, sono disposto personalmente ad aiutare Sabrina per tutelare i suoi diritti». I mediatori dell'agenzia hanno fatto sapere che non si è trattato di una «discriminazione» e che «la disabilità non c'entra nulla», ma che adattare i locali alle esigenze della ragazza avrebbe richiesto costi troppo alti. Per lunedì è stato fissato un incontro tra i proprietari dell'appartamento e la ragazza di Villadossola.
L'assessora regionale a Pari opportunità e Diritti civili, Monica Cerutti, ringrazia Sabrina per avere reso pubblica la sua vicenda e ricorda che il Piemonte «ha una legge contro tutte le discriminazioni». «Se la signora Vittoni lo riterrà necessario - conclude - siamo pronti a supportarla».
Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Settembre 2018, 18:47
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