«Io, disabile, studio solo su libri digitali ma quelli universitari sono pochi». Carlo, 31 anni, lancia una raccolta firme
di Simone Pierini
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La petizione con la raccolta firme su Change.org
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«Non voglio fermarmi, grazie a Change.org per aderire basta andare sulla mia pagina e inserire nome, cognome e mail - dice -. Cosa chiedo? Alle case editrici di vendere libri universitari in formato ebook in modo che per ogni libro ci sia una copia elettronica. Anche se volessi solo studiare per curiosità o per un concorso pubblico non c’è soluzione». È in approvazione la Legge Europea 2018 che, all’articolo 9, esclude il diritto di autore nella riproduzione di opere di diverso tipo, proprio per agevolare l’accesso a persone con disabilità.
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Nell’attesa, in giro ci sono pochissimi testi universitari in formato digitale, a differenza dei romanzi. «Sono costretto a chiedere alle case editrici il formato pdf, la maggior parte di loro nemmeno mi risponde - denuncia ancora Carlo Guglielmo Vitale -. Altri mi chiedono di fornire documentazioni che dimostrino la mia “necessità”, prassi che mi fa passare la voglia...».
Un po’ come per i farmaci contro le malattie rare, la risposta è sempre la stessa: non c’è troppa richiesta. Spesso e mal volentieri, Vitale è costretto a studiare su compendi oppure a scaricare riassunti da internet. «Verifico che siano corretti, aggiornati e legati all’esame giusto. Una fatica, un percorso che ricomincia puntuale per ogni esame. Roba da impazzire, anzi da fare mollare tutto».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Febbraio 2019, 10:12
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