L'attività investigativa svolta dalle Fiamme Gialle di Lamezia Terme e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza sotto le direttive del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio e del Sostituto Procuratore, Marta Agostini, ha consentito di accertare l'esistenza di un complesso sistema fraudolento che di fatto ha permesso al direttore dell'ufficio postale di Decollatura di appropriarsi fraudolentemente del denaro di più clienti dell'Ufficio Postale stesso per un totale di 132.200 euro. L'artefice del meccanismo illecito ha agito con l'aggravante di approfittarsi della buona fede dei suoi clienti, attuando un assoggettamento psicologico vero e proprio in grado di conquistare nel corso degli ultimi anni la fiducia e la completa disponibilità delle vittime ignare di tutto, al punto tale da poter pienamente disporre di ogni decisione e libertà nell'effettuare varie operazioni economico-finanziarie sui conti correnti e i prodotti di investimento degli stessi clienti. I risultati delle indagini, condotte mediante analisi documentale, accertamenti analitici su tutti i rapporti economico-finanziari intestati alle vittime, nonché attraverso una copiosa attività condotta con l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche, hanno permesso di acquisire numerosi riscontri dei reati contestati da questo ufficio di Procura, consentendo di ritenere provata la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'indagato, anche in considerazione della diversità delle condotte illecite perpetrate dallo stesso, aventi comunque l'unico scopo di defraudare le vittime.
Le indagini hanno dimostrato come l'indagato, in qualità di Direttore dell'Ufficio Postale di Decollatura, abbia attuato alcuni disinvestimenti ed abbia creato una carta prepagata postpay nella completa inconsapevolezza di una delle due vittime, sulla quale sono state canalizzate e poi prelevate dallo stesso Direttore illecitamente somme per un importo pari a 49.000 euro.
Nel secondo caso, invece, il Direttore dell'Ufficio Postale ha proceduto a diversi riscatti di polizze di investimento per ingenti valori, ai quali sono susseguiti numerosi prelevamenti di denaro dagli importi anomali, completamente disconosciuti dalla vittima, soggetto femminile in età anziana, per un importo pari a 83.200 euro. Le risultanze investigative hanno consentito al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lamezia Terme, Rossella Prignani, di emettere un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nonché del sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta di 132.200 euro nei confronti dell'indagato.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Maggio 2019, 12:35
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