Dimesso due volte dall’ospedale di Taranto, Leonardo muore a 19 anni: 12 medici indagati

Di fronte alla regressione dei sintomi e una tac negativa, il neurologo lo aveva dimesso prescrivendogli una risonanza magnetica “encefalo con angio” e di tornare con l’esito un mese dopo

Dimesso due volte dall’ospedale di Taranto, Leonardo muore a 19 anni: 12 medici indagati

di Maria Bruno

Era stato ricoverato due volte all'ospedale di Taranto e, entrambe le volte, era stato dimesso dai medici della struttura sanitaria, con una cura farmacologica ed esami strumentali da effettuare. Ma, la mattina dello scorso 22 settembre, il padre l'ha trovato per terra in bagno, svenuto, in preda a lancinanti dolori addominali: ricoverato in ospedale è morto poco dopo. E' la tragedia che ha colpito Leonardo Preteso, morto a soli 19 anni. «L’avevano sempre rimandato a casa con una cura farmacologica. Lo scorso giovedì notte, però, dall’ospedale Santissima Annunziata non è più uscito vivo», hanno dichiarato i genitori del ragazzo. 

Leggi anche > Bimba morta di stenti, Alessia Pifferi in tribunale: il giallo del biberon. I legali: «Chiede sempre di Diana»

Secondo il personale sanitario, Leonardo «non soffriva di alcuna patologia». Eppure, nonostante gli accertamenti dei medici, sembra che il ragazzo sia stato colpito da un doppio arresto cardiaco e una grave emorragia interna, una volta giunto in ospedale in ambulanza. 

LE TAPPE

Nelle due precedenti visite in ospedale, avvenute tra il 30 agosto e il 22 settembre, nessuno tra il personale del Santissima Annunziata si era accorto che il ragazzo avesse una dissezione carotidea in corso: una patologia che rappresenta la prima causa di ictus tra gli under 45. 

Dopo la denuncia presentata dai genitori di Leonardo, tramite lo Studio3A-Valore (società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini), la procura di Taranto ha aperto un'inchiesta che coivolge, per omicidio colposo, ben 12 medici dell'ospedale di Taranto. Del caso si sta occupando il Pubblico Ministero Mariano Buccoliero, che ha già sequestrato le cartelle cliniche di Leonardo e disposto l’autopsia sulla salma del ragazzo per il prossimo 29 settembre, così da chiarirne le cause della morte.

LA STORIA 

Il primo ricovero di Preteso al Santissima Annunziata è avvenuto lo scorso 30 agosto: accompagnato di corsa al pronto soccorso dai genitori, il ragazzo presentava mani e braccia intorpiditi, oltre a diverse problematiche alla bocca e al volto.

Di fronte alla regressione dei sintomi e una tac negativa, il neurologo lo aveva dimesso prescrivendogli una risonanza magnetica “encefalo con angio” e di tornare con l’esito un mese dopo.

Dall’esame effettuato per via privata, era risultato un «difetto di flusso dell’arteria carotide come da probabile dissezione». Il 19enne si è ripresentato quindi in ospedale il 17 settembre successivo quando, lo stesso neurologo che lo aveva già visitato la prima volta, aveva deciso nuovamente di non disporre il ricovero in ospedale per altri accertamenti. 

Leonardo è stato dunque rimandato a casa ancora, nonostante il campanello d'allarme contenuto nel referto medico presentato. Una semplice prescrizione di cardio-aspirina e consiglio di «controllo angio Rm dei vasi del collo tra un mese» si legge nel secondo responso del neurologo.

Poco dopo la mezzanotte dello scorso 22 settembre, dopo essere stato ritrovato privo di sensi in bagno dal padre, Leonardo ha fatto tappa per la terza volta al Santissima Annunziata a bordo di un'ambulanza, trasportato al pronto soccorso in codice rosso. Poco dopo, i medici avevano rassicurato i genitori sulla stabilità delle condizioni del ragazzo. Alle 4.30, il padre di Leonardo ha parlato col figlio al telefono per l'ultima volta.

Ma quanto sembrava che l'allarme fosse rientrato, la situazione è precipitata e, poco dopo, il giovane è stato colpito da un doppio infarto. Solo a quel punto, il personale sanitario si sarebbe reso conto delle cause dell'emorragia interna del paziente. Ma era troppo tardi.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Settembre 2022, 21:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA