Venezia, febbre e fatica a respirare: Miriam, 25 anni, va all'ospedale. Dimessa, tre giorni dopo muore
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La 25enne non stava bene, faceva fatica a respirare ed era febbricitante e aveva deciso di andare a fare un controllo sabato al pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Venezia. La giovane, probabilmente colpita da polmonite, è stata dimessa dopo una notte passata in osservazione all'interno dell'ospedale, con una terapia da seguire. Arrivata a casa e iniziato il percorso farmacologico, tuttavia, non ha visto miglioramenti: e ieri, tre giorni dopo le dimissioni il collasso: il 118, allertato, è arrivato a casa della giovane con un rianimatore, poi il trasporto al pronto soccorso dell'ospedale. Purtroppo, nonostante i tentativi di salvarle la vita, la giovane non si è più ripresa ed è deceduta per un arresto cardiocircolatorio alle 13.30.
LA NOTA DELL'OSPEDALE
In attesa che venga chiarita e accertata la causa della morte della giovane deceduta ieri, 30 ottobre, i medici dell'Ospedale Civile di Venezia confermano anche in questa fase la piena disponibilità e la piena vicinanza ai familiari, in accordo con i quali si svolgono in queste ore gli accertamenti diagnostici. La Direzione dell'Ospedale sottolinea che con lo stesso atteggiamento di accorata attenzione i medici si sono prodigati ieri, di fronte al gravissimo quadro presentatosi ai sanitari, nel tentativo di salvare la vita alla giovane paziente, con il coinvolgimento delle équipe della Cardiologia e della Rianimazione dell'Ospedale, al fianco dei medici del Suem118 e del Pronto Soccorso. Con la medesima attenzione si erano svolti gli accertamenti sullo stato di salute della paziente durante l'accesso al Pronto Soccorso nella giornata di sabato 26 ottobre: in quella occasione, la giovane era stata visitata da due medici del Pronto Soccorso e poi dal medico infettivologo; contemporaneamente agli accertamenti ampi, prolungatisi per un periodo di Osservazione Breve Intensiva, alla giovane era stata avviata la conseguente terapia, che andava proseguita a domicilio; era stato infine concordato un coerente programma di esami e visite di rivalutazione, che non è stato possibile attuare per il precipitare del quadro clinico.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Novembre 2019, 08:07
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