Lecce, febbre a 38, va in ospedale: «E' solo un virus intestinale». Dimessa, muore dopo due ore
Corona, tutta la verità sull'arresto: «Sono entrati poliziotti in borghese...»
malore in autostrada: camionista evita strage e muore, il suo gesto da eroe
Compito dell’inchiesta sarà quello di accertare se è vero che la Schirinzi fu dimessa il 6 marzo dal Pronto soccorso del “Cardinal Panico”, dopo un attesa di sei ore e dopo che il medico di turno le avrebbe diagnosticato un virus intestinale per spiegare l’insorgere della febbre a 38 e lo stato generale di spossatezza: antibiotico e fermenti lattici, la terapia, raccontano i figli nell’esposto.
A casa la situazione sarebbe precipitata. E tornati in ospedale con una ambulanza del 118, l’altro medico di turno avrebbe diagnosticato sin da subito un quadro clinico gravissimo. Probabile una crisi di rigetto del fegato impiantato sei anni prima. Fu ricoverata in Rianimazione e la mattina dopo, verso le 7, i figli, la sorella della donna ed il marito di quest’ultima furono autorizzati ad entrare nella stanza per dare l’ultimo saluto. Dopo dieci minuti si spense.
L’8 aprile ci sara la riesumazione della salma della donna deceduta i 7 marzo scorso e in quella stessa giornata il pubblico ministero della Procura di Lecce affiderà la consulenza e l’autopsia al medico legale Alberto Tortorella, all’anestesista rianimatore Salvatore Colonna ed all’infettivologo Gerolamo Portaccio. toccherà ora alle indagini indicare se ed a carico di chi ci siano state delle responsabilità.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 18:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA