Saltano la colazione per la dieta, studentesse svengono in classe
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Ad alzare l’attenzione sul problema è la decana delle presidi Elena Giommetti. Lei che ha guidato molte scuole, meglio di altri, conosce certe dinamiche da non sottovalutare. «Ho notato stando a contatto con le ragazze, perché il problema del disturbo alimentare è soprattutto declinato al femminile, un rifiuto del cibo come se eliminandolo si potesse ottenere un fisico asciutto e snello come quello che la società impone – spiega la dirigente scolastica Elena Giommetti – non parlo del Corinaldesi di cui sono ora preside ma in generale anche di situazioni che riguardano alcune adolescenti del Campus».
Saltano la colazione per la dieta, studentesse svengono in classe
C’è stato il caso di una studentessa svenuta in classe. «Non aveva fatto colazione - spiega la preside Giommetti perché voleva fare la modella. La stessa cosa facevano anche altre. A volte abbiamo chiamato anche l’ambulanza. In gita, quando si pranza e cena insieme, le vedi mangiare un solo boccone e al momento del dolce si allontanano per non mangiare. In tanti anni di esperienza, come preside e docente, ho notato nei corsi di moda molto presente il sogno di diventare modella quindi le ragazze non mangiano seguendo questo obiettivo mentre a volte al liceo ricercano la perfezione anche nel fisico».
Dettagli a cui la preside ha sempre riposto molta attenzione andando a fondo e scoprendo che molte giovani hanno un rapporto travagliato con il cibo. «Bisogna trovare il giusto equilibrio – aggiunge – e imparare a mangiare, per questo ho ritenuto molto utile l’incontro che il Consiglio delle donne mi ha proposto sul disturbo alimentare perché è un problema serio a cui si dà poca importanza». Da qui parte l’incontro organizzato questa mattina al Corinaldesi dal Consiglio delle donne. «L’obiettivo è far conoscere queste patologie e trovare strumenti in grado di individuare subito e gestire i disturbi alimentari – spiega la dottoressa Silvia Giacomelli, responsabile Gruppo salute del Consiglio delle donne -. Sono disturbi invasivi. Coinvolgono tutta la famiglia. A questo proposito l‘ospedale Salesi si colloca da anni come centro di riferimento regionale». Il centro ha circa 120 pazienti da tutta la regione, raddoppiati negli ultimi due anni, con 800 visite l’anno. «L’appello che arriva da questa giornata – conclude Michela Gambelli, presidente del Consiglio delle donne - è investire sui giovani affinchè diventino adulti sani, felici ed equilibrati».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Aprile 2018, 12:14
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