Diana Biondi morta suicida a 27 anni, la ragazza avrebbe mentito sulla laurea in lettere. L'ultimo sms al papà

La studentessa si sarebbe tolta la vita lanciandosi nel vuoto. Ai familiari aveva detto che la discussione era fissata per martedì, ma le mancava l'esame di latino

Diana morta suicida a 27 anni, la ragazza avrebbe mentito sulla laurea in lettere. L'ultimo whatsapp al papà

di Redazione web

Il corpo senza vita di Diana Biondi, studentessa 27enne scomparsa da lunedì, è stato ritrovato ieri. La ragazza di Somma Vesuviana, alle porte di Napoli, ha lasciato la sua borsetta accanto alla ringhiera e poi si è lanciata nel vuoto, in un dirupo vicino ad un ristorante. Il padre, la sera della scomparsa, aveva presentato una denuncia ai carabinieri.

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La laurea che non c'era forse il motivo del tragico gesto



I primi accertamenti - riporta il Mattino - confermerebbero l’ipotesi di suicidio, anche se al momento non c'è notizia di eventuali messaggi lasciati da Diana alla famiglia per spiegare il tragico gesto. Il papà Edoardo ha raccontato ieri pomeriggio che la figlia era prossima alla laurea in Lettere Moderne.

E forse sta proprio qui il motivo della tragica scelta di Diana che, stando alle indagini fatte dai carabinieri all'Università di Federico II di Napoli, non era in regola con gli esami. 

La discussione fissata per martedì,  ma le mancava un esame

Gliene mancava uno: quello di Latino. Fatto sta che aveva annunciato da tempo ai familiari che il giorno della laurea, per la discussione della tesi, era fissato a martedì. Forse Diana, studentessa fuori corso, non ha trovato la forza di raccontare la verità ai suoi cari. Forse c'è questo alla base del suo tragico gesto. Sempre il Mattino riferisce che, il giorno prima della data della presunta laurea, Diana è uscita di casa spiegando che era necessario consegnare una copia della tesi alla segreteria dell’Università. Erano circa le 11 e aveva detto di far ritorno per il pranzo. Papà Edoardo non vedendola rientrare la chiama al telefono ma non riesce a parlarle. Diana quindi manda un whatsapp dicendo che doveva recarsi in biblioteca a Napoli e che sarebbe rincasata con il treno delle 16 da Napoli.  Non vedendola rientrare nemmeno per quell'ora, il padre ha continuato a cercarla fin quando un altro whatsapp di Diana l’ha messo in allarme: «Non posso parlare». Erano le 17,55 di lunedì. Da quel momento la ragazza - descritta dal papà come "brava e studiosa " ha spento il cellulare per sempre. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Marzo 2023, 13:09
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