Va a fare la dialisi e prende l'Epatite C: paziente risarcita con 160mila euro. Una battaglia lunga 17 anni

Alla donna è stato riconosciuto un vitalizio di 800 euro al mese e 160 mila euro di arretrati. La Cassazione ha riconosciuto per la prima volta che anche per dialisi, e non per trasfusione, può aspettare un risarcimento economico

Va a fare la dialisi e prende l'Epatite C: paziente risarcita con 160mila euro. Una battaglia lunga 17 anni

di Redazione web

Ricoverata in ospedale per un'insufficienza renale, ma quando ne è uscita, aveva contratto l'epatite C. La vicenda risale al 2006, quando una donna è stata curata nella struttura ospedaliera di Catania e durante una dialisi è stata infettata. Dopo 17 anni di battaglie legali, alla paziente originaria di Mestre è stato riconosciuto l’indennizzo vitalizio previsto dalla legge, secondo la quale, il risarcimento sarebbe dovuto solo in caso di contagio a causa di una trasfusione, e non una dialisi, scrive il Corriere del Veneto.

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Verifiche negative

Ma le verifiche sui donatori sono risultate tutte negative, mentre un paziente era Hcv positivo, aveva usato la macchina per la dialisi, poi sterilizzata, ma con ogni probabilità male. In appello è stata fatta valere l'ipotesi che il macchinario per la dialisi compia, in realtà, un’autotrasfusione, estraendo sangue al paziente, ripulendolo e poi iniettandolo alla stessa persona. 

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Cassazione crea precedente

Ed infatti alcuni residui ematici all’interno della macchina dalla sessione precedente si sono mescolati al sangue della donna, ed è avvenuto il contagio, come è stato confermato anche in terzo grado di giudizio in Cassazione, dopo che anche il ministero della Salute ha fatto appello contro la sentenza favorevole alla donna, a cui finalmente è stato riconosciuto un vitalizio di 800 euro al mese, a cui si vanno ad aggiungere 160 mila euro di arretrati che avrebbe dovuto percepire.

La vicenda, ora, costituisce un precedente legale importante a cui potrebbero far ricorso tutte le persone contagiate dalla dialisi e non dalla trasfusione.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 10:24
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