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"Gli africani non sanno che non devono violentare le donne sulla spiaggia": frase choc dell'avvocato. "Ora mi minacciano di morte"
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di Viviana De Vita
Minacce di morte, inviti pubblici allo stupro e un mare di offese, cattiverie gratuite e feroci volgarità di carattere sessista. Lei, l’avvocato Carmen Di Genio, ritenuta dal tribunale del web «colpevole» per aver pronunciato nel corso di un convegno pubblico una frase «ampiamente travisata, decontestualizzata e poco compresa» su un tema delicato quale quello degli immigrati e che lei stessa definisce «tabù», dopo aver taciuto per giorni, non ci sta più e ha deciso di parlare per dire basta a questo vero e proprio linciaggio mediatico che si è scatenato contro di lei, coinvolgendo anche la figlia appena 16enne, e per chiarire, una volta per tutte, quello che voleva dire con quella frase rimbalzata agli onori della stampa nazionale «non possiamo pretendere che un africano sappia che in Italia, su una spiaggia, non si può violentare una persona».
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