Denise Pipitone, il padre attacca Piera Maggio: «Insulti sui social per colpa sua». Cosa ha detto

Toni Pipitone, legalmente padre della piccola Denise, si scaglia contro Piera Maggio: "Da almeno un anno ricevo attacchi pesantissimi da lei. Non aveva il diritto di farlo"

Denise Pipitone, il padre attacca Piera Maggio: «Insulti sui social per colpa sua». Cosa ha detto

di Niccolò Dainelli

Toni Pipitone, padre di Denise Pipitone, attacca la madre della piccola scomparsa l'1 settembre del 2004: Piera Maggio. L’uomo, che legalmente è ancora a tutti gli effetti padre di Denise Pipitone (figlia naturale di Piero Pulizzi), ha spiegato che non avrebbe dovuto divulgare dettagli personali della loro vita sui social e altrove, perché non c’entrano con la scomparsa della piccola.

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Lo sfogo

Toni Pipitone, rompe di nuovo il silenzio sulla vicenda della figlia scomparsa a Mazara del Vallo 18 anni fa, quando aveva quasi quattro anni. E lo fa tornando all'attacco di Piera Maggio rea, secondo l'uomo, di aver divulgato sui social e altrove dei dettagli personali della loro vita, che non hanno a che fare con il rapimento della bambina. «Non aveva il diritto di farlo» ha dichiarato.

«Da almeno un anno ricevo attacchi pesantissimi da lei. Attacchi che, a mio avviso, non fanno buona luce neppure a Denise. Nel suo libro ha scritto tante inesattezze e cose non vere che non servono alla ricerca di Denise» ha aggiunto l’uomo. Denise è nata dalla relazione tra Piera Maggio e Piero Pulizzi, ma questo è venuto a galla solo dopo il sequestro. «Il signor Pipitone rimane comunque legalmente a tutti gli effetti il padre di Denise. Non è stato, infatti, mai effettuato un disconoscimento di paternità» ha precisato Luisa Calamia, avvocato dell’uomo. 

La rivelazione al figlio

«Piera - continua Toni Pipitone - ha, inoltre, rivelato a nostro figlio Kevin, quando aveva 23 anni, che è stato concepito a Palermo con inseminazione artificiale da donatore anonimo. E da quel momento è cambiato l’atteggiamento di mio figlio nei miei confronti. Che bisogno c’era di dirglielo? Anche se avevo qualche sospetto, ho saputo che Denise non era mia figlia soltanto dopo il sequestro. A me Piera aveva detto che anche lei era stata concepita a Palermo sempre con inseminazione artificiale quando io ero in Toscana per lavorare e mantenere la famiglia. Per me, però, Denise rimane sempre mia figlia. Fino alla sera prima della scomparsa eravamo nel letto insieme e lei mi diceva ‘Papà, ti voglio bene’. Per me è viva e prego ogni notte per lei».

«Padre snaturato»

«Piera Maggio mi fa apparire sui social, dove nei commenti ricevo offese da persone che querelerò, come un padre snaturato che ha abbandonato i figli, non dava soldi e che si è disinteressato della vicenda di Denise. Ma non è così. Io ho sono andato a lavorare in Toscana proprio per non abbandonare i figli, per far star bene la famiglia. Poi, ho sempre seguito indagini e processo tramite il mio legale. E non avevo e non ho le risorse economiche per andare in giro per partecipare alle trasmissioni televisive. Ma adesso sono pronto anche ad un confronto pubblico con lei. Che idea mi sono fatto sul sequestro Denise? Non so cosa dire. Io stavo impazzendo, non avevo nemici. Scoprire la verità è compito delle autorità, cui ripongo massima fiducia. Di Anna Corona, Piera mi diceva che era la sua migliore amica. Poi, diventò la sua principale nemica. Ma con questo non voglio assolutamente dire che abbia avuto un ruolo nel sequestro. Non lo so. Io non volevo frequentare i Corona, a differenza di Piera, perché a pelle non mi piacevano», conclude Toni Pipitone in uno sfogo che accende nuovamente i riflettori su un caso ancora irrisolto come quello di Denise Pipitone.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 14:36
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