Denise Pipitone, a Domenica Live parla l'ex procuratore DI Pisa: «La famiglia odiava Piera Maggio».

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di Valeria Arnaldi

Caso Denise Pipitone, a Domenica Live parla, in collegamento video, in diretta, Alberto Di Pisa, ex procuratore di Marsala: «Il sequestro avviene il primo settembre 2004, io mi insedio nel 2008. Trovo quattro anni di indagini già svolte. Per la legge, Jessica Pulizzi è innocente. Ciò non toglie che io mi sia fatto una certa idea. L’idea è che la vicenda nasca in ambito familiare, dall’odio che la Corona nutriva per Piera Maggio».

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Barbara D’Urso torna a occuparsi del caso di Denise Pipitone, scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, quando aveva quasi quattro anni. Alberto Di Pisa spiega come si è formata quell’idea: «Tutto nasce da un’intercettazione telefonica, nel commissariato. Jessica, dice sottovoce, alla madre: a casa gliel’ho portata. Questo induce a ritenere che abbia prelevato la bambina. Noi abbiamo ritenuto che questa persona cui la bambina è stata consegnata, l’abbia poi consegnata ad altre e che queste l’abbiano portata in un campo rom che si trovava in quel periodo a Mazara del Vallo e che si allontana immediatamente dopo. Per me la bimba nel video di Milano, al 90%, è Denise».

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Secondo il procuratore, Denise, oggi, visto che all’epoca era molto piccola, potrebbe non ricordare nulla dei primi anni di vita. «Indubbiamente leggendo le carte - afferma, poi, Di Pisa - si notano molte lacune e negligenze».

 

Si parla anche della firma di Anna Corona all’uscita dal posto di lavoro. Di Pisa ha fatto fare una perizia e la firma risulterebbe falsa. «Anna Corona si è allontanata dal posto di lavoro alle 12 - specifica l’ex procuratore - e alle 15.30 quando sarebbe dovuta uscire, al suo posto firma l’amica. Lei riceve una telefonata e si allontana dal posto di lavoro. Mazara del Vallo non è New York e lì c’è stato un muro di gomma, lo dico io che conosco l’ambiente».

La trasmissione è ricca di testimonianze e spunti di riflessione. In collegamento video parla anche Denisa, la ragazza di Scalea, che si pensa potrebbe essere Denise Pipitone, per cui la Procura ha chiesto l’esame del Dna. «Qualora ci fosse qualsiasi dubbio - dichiara la giovane, disponibile a fare il test - da parte mia e da parte della madre, è giusto farlo».

La ragazza ha comunque portato il suo certificato di nascita, documentata in Romania. Ammette, però, di essere rimasta sorpresa dal video girato da Felice Grieco, la guardia giurata che, a Milano, mentre prestava servizio per una banca, il 18 ottobre 2004 vide una bimba che somigliava a Denise Pipitone in compagnia di un gruppo di rom e chiamò la polizia. Guardando  meglio quelle immagini, Denisa ha notato la sua effettiva somiglianza con la piccola Denise Pipitone.

In studio, intanto,  è scontro tra gli ospiti. Carmelo Abbate, giornalista, torna a difendere Anna Corona. Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, prova a replicare, ma Abbate dice di voler parlare solo con la conduttrice. Gli animi si scaldano.  In primo piano, contraddizioni, errori nelle indagini e nuove testimonianze. La trasmissione porta le sue telecamere nella casa in cui abitava Anna Corona e si mostra anche il garage, dove la figlia di Anna Corona custodiva il motorino, e dove si trova un pozzo.

Tra le testimonianze, anche quella di Giacoma, vicina di Anna Corona che racconta l’arrivo delle forze dell’ordine e l’ispezione nella casa sbagliata: «Poliziotti o carabinieri, non so, in borghese, hanno detto alla signora Anna che volevano parlare con lei. Eravamo nell’androne. Stavo entrando in casa, mi hanno chiesto se potevano accomodarsi, ho detto “prego”.

Hanno visto anche la foto di un mio parente, che conoscevano. La casa era mia e lo sapevano. Non c’è stata nessuna perquisizione. Avrei dovuto dire: cercate me? No e allora andate dalla signora Anna. Non sono più tornati, né da me, né, credo, dalla signora».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Maggio 2021, 12:04
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