Delitto dell'Olgiata, a Storie Italiane le parole del killer tornato in libertà e le intercettazioni nascoste

In studio il figlio della contessa Alberica Filo Della Torre si dice deluso dalla giustizia italiana

Delitto dell'Olgiata, a Storie Italiane le parole del killer tornato in libertà e le intercettazioni nascoste

di Silvia Natella

Delitto dell'Olgiata, a Storie Italiane le parole del killer tornato in libertà e le intercettazioni nascoste. Era il 1991 quando all'Olgiata, quartiere residenziale di Roma, veniva assassinata la contessa Alberica Filo Della Torre. A Storie Italiane in presenza del figlio della vittima si ripercorrono le falle del sistema giudiziario. «Sono deluso», ammette Manfredi Mattei commentando la notizia della scarcerazione dopo soli dieci anni di Manuel Winston Reyes, il maggiordomo filippino condannato vent'anni dopo l'omicidio. 

Leggi anche > Alessandro Venturelli, a Storie Italiane il trauma del coma e il giallo delle targhe: «Mamma stai attenta»

Delitto dell'Olgiata, a Storie Italiane le parole del figlio di Alberica

«Alla fine la rabbia verso Winston può essere passeggera, quello che resta è la delusione verso un sistema che non è in grado di fare giustizia. Inaccettabile pensare che le prove erano lì sul tavolo, mentre la gente andava in giro per il mondo seguendo delle piste... Ricordo il tritacarne che si è abbattuto, fummo costretti a cambiare casa...», ha raccontato il figlio della contessa. 

Delitto dell'Olgiata, il caso a Storie Italiane

Le prove erano sempre state a portata di mano, ha ricordato il figlio Manfredi. Storie Italiane spiega che si tratta di intercettazioni che sono state tradotte vent'anni dopo l'omicidio. Winston cercava di liberarsi della refurtiva parlando al telefono con un ricettatore. «Ho un tesoro qua, non voglio che rimanga nulla a me», diceva due mesi dopo il delitto.

Grazie alla determinazione del marito della contessa queste intercettazioni sono venute alla luce con vent'anni di ritardo. A incastrare il filippino, che poi ha confessato, sono state anche le analisi del Dna sui reperti. Ieri l'uomo è stato liberato per aver scontato la sua pena. 

Delitto dell'Olgiata, la scarcerazione di Winston

Tra la prescrizione, il rito abbreviato, l'indulto e la buona condotta Manuel ha trascorso in carcere soltanto dieci anni. All'uscita da Rebibbia ha incontrato i giornalisti: «Alla domanda sul pentimento ha risposto sì, ma non sembrava molto convinto», ha raccontato l'inviato. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Ottobre 2021, 10:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA