Stefano Binda sarà risarcito con oltre 303 mila euro per «ingiusta detenzione». Il 53enne è stato assolto nel gennaio 2021 in via definitiva dall'accusa di avere ucciso la studentessa Lidia Macchi. E dopo aver trascorso in carcere 3 anni e mezzo, tra il 2016 e il 2019, aveva chiesto un indennizzo di oltre 350 mila euro. Mercoledì La quinta Corte d'Appello di Milano ha accolto l'istanza di riparazione per ingiusta detenzione.
Il caso
Stefano Binda ha scontato 1.286 giorni di carcere per un omicidio che, secondo sentenza della Cassazione, non ha commesso.
Quello di Lidia Macchi resta uno dei cold case italiani più celebri. Stefano Binda, laureato in filosofia e che ora vive a Brebbia sempre nella casa di famiglia, svolge attività culturali nelle associazioni del territorio, e durante il periodo della carcerazione si distinse per aver aiutato diversi detenuti nella complicazione di documenti e istanze.
#studentessa trovata #morta dopo aver assunto un cocktail letale di alcol e droga, arrestata la coinquilina https://t.co/lqGCMpzBXv
— Leggo (@leggoit) October 12, 2022
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Ottobre 2022, 14:33
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