Un «male silenzioso» impossibile da diagnosticare? La sua morte è ancora un giallo
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Davide Astori, che aveva 31 anni, era stato trovato senza vita a Udine la mattina del 7 marzo scorso nella camera d'albergo dove era in ritiro con la squadra, prima della partita contro l'Udinese. La notizia gelò il mondo del calcio che si fermò con la giornata di campionato che fu annullata.
Due le perizie effettuate, una disposta dalla magistratura della città friulana, secondo la quale il calciatore avrebbe sofferto di una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, l'altra da quella fiorentina dopo il passaggio dell'inchiesta nel capoluogo toscano. I risultati di quest'ultima consulenza, svolta dal professor Domenico Corrado dell'Università di Padova, tra i massimi esperti in materia di morte improvvisa per problemi di natura cardiaca, avrebbero portato alla decisione di iscrivere nel registro degli indagati i due medici poi destinatari degli avvisi di garanzia di cui si è appreso oggi.
Intanto nell'edizione odierna la Nazione, facendo riferimento alla perizia fiorentina, riporta che due elettrocardiogrammi sotto sforzo eseguiti sul calciatore nel luglio 2016 e nello stesso mese del 2017 per ottenere l'idoneità sportiva, presso il centro di medicina della sport dell'ospedale fiorentino di Careggi, avrebbero evidenziato delle anomalie cardiache. In particolare, si legge sempre su La Nazione, nel referto del 2017 era emersa un'extrasistolia a due morfologie, indizio che il cuore del giocatore avrebbe dovuto essere sottoposto ad accertamenti più approfonditi. Cosa che non sarebbe avvenuta contrariamente, riferisce sempre il quotidiano, a quanto previsto dai protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità sportiva.
FIORENTINA: ATTENDIAMO SVILUPPI: «La Fiorentina ha preso atto di quanto emerso oggi su vari organi di stampa in merito alla tragedia di Davide Astori.
Il Club viola, da sempre vicino alla famiglia di Davide, ritiene doveroso mantenere un rigoroso silenzio nel rispetto del ricordo del nostro capitano e dei suoi cari, in attesa di ulteriori sviluppi delle indagini in corso». Così il presidente di Acf Fiorentina Mario Cognigni
Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Luglio 2019, 19:09
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