Istat, morti raddoppiati nel 2020. In 39 province crescita alle stelle

Nel 2020 decessi raddoppiati in Italia. In 39 province crescita alle stelle

di Simone Pierini
Solo a marzo in Italia sono morte quasi il 50% di persone in più rispetto allo stesso mese del quinquennio 2015-2019. Dal primo decesso Covid-19 del 20 febbraio fino al 31 marzo, i decessi sono passati da una media di 65.592 ai 90.946 del 2020. Già questo dato mette i brividi e cancella i dubbi di alcuni (più volte smentiti) sull’effettiva incidenza del Covid-19 sul tasso di mortalità nella nostra società.

Il rapporto realizzato dall’Istat insieme all’Istituto superiore di sanità mostra un quadro di gran lunga peggiore. Il valore è riferito a una media su tutto il territorio italiano (6.866 Comuni sui 7.904 totali), ma il lockdown ha frenato l’avanzata del virus nel Centro e Sud, evitando un impatto ancor più devastante. I due istituti hanno suddiviso il loro studio in tre aree in base alla dimensione della diffusione del contagio: alta, media e bassa. Nel Nord, in particolare nelle aree più colpite, si è riscontrato il 91% di eccesso di mortalità mentre nelle zona a bassa diffusione è inferiore all’1,8%. Analizzando le province, la percentuale di decessi a Bergamo è cresciuta del 568%, a Cremona del 391%, a Lodi del 371%, a Brescia del 291%, a Piacenza del 264%.

Numeri impressionanti che calano vertiginosamente scendendo verso il Meridione dove spicca il caso di Roma: 9,4% di morti in meno rispetto agli anni passati. Nel rapporto sull’aumento di mortalità viene anche ipotizzato la causa delle vittime indirette da Covid-19, ovvero conseguenti alla crisi del sistema ospedaliero e dal timore di recarsi in ospedale nelle aree maggiormente affette. A queste si aggiungono le persone che potrebbero non esser state sottoposte al test: Istat e Iss ne contano 11.600.

Nel frattempo ieri il bollettino ha registrato altri 195 morti con il bilancio che ha superato quota 29mila.
Complice anche una due giorni di calo di tamponi sono scesi a 1.221 i nuovi casi positivi accertati in un giorno mentre i guariti sono arrivati quasi a 83mila. Ancora una lieve flessione nelle terapie intensive, 22 in meno (dato invece invariato in Lombardia), mentre sono 419 in meno i ricoverati con sintomi.

Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Maggio 2020, 11:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA