Culturista morto in casa a 33 anni: «Ha assunto farmaci dopanti»

Il sospetto degli inquirenti è che ci possa essere un giro di medici compiacenti che forniva le ricette tramite le palestre

Culturista morto in casa a 33 anni: «Ha assunto farmaci dopanti»

Il culturista di 33 anni trovato morto in casa a Tiglieto, nell'entroterra di Genova, lo scorso agosto è deceduto per un infarto «dovuto all'assunzione di farmaci dopanti». È quanto scrive il medico legale Maria Lucrezia Mazzarella nella perizia depositata in procura. Il pubblico ministero Giovanni Arena aveva aperto un'inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti. In casa i carabinieri avevano trovato numerose scatole di medicinali, in alcuni casi considerati droghe nel sistema sanitario italiano, che erano state sequestrate.

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A confermare le cause della morte anche una consulenza tossicologica che ha accertato la presenza dei medicinali nel sangue. Il body builder frequentava una palestra a Genova e una in Basso Piemonte. Gli inquirenti hanno passato al setaccio il telefono del trentenne per capire se tra i contatti ci fosse chi gli ha dato i farmaci. Il sospetto degli inquirenti è che ci possa essere un giro di medici compiacenti che forniva le ricette tramite le palestre. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Gennaio 2022, 16:10
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