Le famiglie tagliano la spesa per la cultura: 46 euro al mese

Le famiglie tagliano la spesa per la cultura: 46 euro al mese

di Valeria Arnaldi

Visite a mostre e musei. Qualche serata al cinema. E, in più rare occasioni, uscite per andare a teatro. Gli italiani risparmiano sulla cultura. A dirlo è un’indagine sui consumi culturali dopo il Covid, presentata al Forum di Impresa Cultura Italia-Confcommercio a Roma, realizzata con Swg. A settembre, appena il 17 per cento degli italiani ha acquistato biglietti per mostre, musei, siti archeologici e per andare al cinema. L’11 per cento ha optato per i concerti - la spesa media pro capite è salita di oltre 22 euro rispetto a settembre 2021 - l’8% per spettacoli all’aperto, il 6% per il teatro.

DAVANTI ALLO SCHERMO. I consumi raccontano anche un cambio di abitudini. La tv generalista convince gli ultrasessantenni, ma, tra i giovani, quasi la metà dei consumi è concentrata sulle piattaforme a pagamento. E a settembre, è cresciuta del 23 per cento rispetto allo stesso periodo 2021 anche la fruizione tv tramite piattaforme web gratuite. Tra piccolo e grande schermo il legame è evidente. I numeri pre-pandemia, per il cinema, sembrano difficili da recuperare. L’abitudine a vedere i film sulle piattaforme, consolidatasi con il lockdown, pare rimanere ben salda.

CARTA CONTRO DIGITALE. La “carta”, con il 34 per cento di lettori abituali, piace più del digitale, che però, cresce, vedendo i lettori salire al 20 per cento.

La situazione cambia in materia di informazione. I lettori dei quotidiani, a settembre, sono scesi dell’8 per cento. Il web conferma il 33 per cento di lettori abituali, con un rialzo del 4 per cento su settembre 2021.

IN VACANZA. Se, “a casa”, sulla cultura si fa economia, in vacanza le cose cambiano. Per i viaggiatori autunnali, i beni e servizi culturali più importanti quando si tratta di scegliere una meta sono, nel 40 per cento dei casi, musei e siti archeologici, poi eventi enogastronomici, con 38, festival, con 28, e mostre, con 27.

IL FUTURO DELLE ARTI. Per due italiani su cinque, i metodi più efficaci per la ripresa dei consumi nel settore sono l’estensione del bonus cultura e la detrazione fiscale delle spese in cultura. Intanto, le prospettive sono tutt’altro che rosee. Il caro-energia, la guerra e l’inflazione rischiano di far scendere ulteriormente la spesa media mensile per famiglia nella cultura, passando dai 58 euro di settembre a 46 euro, con un taglio del 20 per cento. I più colpiti? Concerti, cinema e teatro.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Ottobre 2022, 06:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA