«Voglio tornare a Palermo», l'ultimo desiderio di Vincenzo prima di morire realizzato dalla Croce Rossa

«Voglio tornare a Palermo», l'ultimo desiderio di Vincenzo prima di morire realizzato dalla Croce Rossa
Aveva combattuto il tumore e vinto la prima battaglia, ma quel male era tornato e i medici avevano capito che ormai non c'erano speranze. Prima di morire, però, il 31enne Vincenzo Corda, nato a Palermo ed emigrato in Germania nel 2012, voleva realizzare il suo ultimo desiderio: tornare nella sua città.

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La situazione era precipitata nel gennaio scorso, quando Vincenzo, di professione fabbro, fu ricoverato all'ospedale di Heidelberg dopo che la malattia era tornato a colpirlo, questa volta in modo irreversibile. Nelle sue condizioni, però, tornare a casa in auto o in aereo era praticamente impossibile, ma la sua famiglia, in primis la moglie Rosanna e la madre, si è mobilitata per lui, fino a scoprire che i volontari della Croce Rossa Italiana erano disposti ad accontentarlo, effettuando un trasporto sanitario per un viaggio molto lungo, di circa 30 ore.

Come riporta anche TgCom24, il volontario del Comitato della Croce Rossa di Susa (Torino), Fabio Iannetta, è stato colui che si è impegnato per organizzare, nel giro di due giorni, il ritorno a casa di Vincenzo, avvenuto nel marzo scorso. Rosanna, la moglie di Vincenzo, ha raccontato: «Gli operatori della Croce Rossa Italiana sono volontari e ci hanno dimostrato una grandissima umanità, voglio che tutti sappiano che esiste una parte buona dell'Italia. Prima di partire, mio marito non parlava più, non mangiava più e dovevo imboccarlo. Durante quel viaggio di 2mila chilometri, però, ha ritrovato forza ed entusiasmo, confidandosi anche con gli operatori».

Il lungo viaggio di ritorno a Palermo è stato emozionante per tutti, dalla famiglia di Fabio agli operatori della Croce Rossa Italiana, che oggi raccontano: «Vederlo mangiare un hamburger durante il viaggio è stato toccante, così come vederlo chiedere una brioche appena tornato in Sicilia». A due settimane dal ritorno a casa, Vincenzo si è spento nella sua città Natale, lasciando la moglie Rosanna e una figlia di tre anni. A distanza di qualche mese, però, Rosanna ha voluto raccontare l'ultimo desiderio del marito e il grande cuore di chi ha permesso che venisse realizzato.

Fabio Iannetta, l'organizzatore del viaggio, ha aggiunto: «Il video che a distanza di tempo è stato realizzato su questa vicenda è stato terapeutico per noi operatori e per i famigliari, dopo un finale così traumatico. Durante 24/30 ore di viaggio a 20-25 centimetri di distanza dal paziente si crea un legame di sofferenze e speranze che, seppur breve, è molto forte; noi del Comitato Cri di Susa compiamo 10-15 trasporti sanitari al mese, ma questa esperienza ci è rimasta più impressa per come si è poi spezzata».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Giugno 2019, 15:24
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