Era un'escursionista esperta e attenta, Cristina Gallon. Amava camminare in montagna, ma solo facendo percorsi nelle sue possibilità. Per questo, la morte della 55enne di Feltre (Belluno), avvenuta venerdì scorso, appare ancora più drammatica. Lo conferma Sonia, l'amica del cuore di Cristina, che si trovava con lei: «Ho sentito l'urlo, mi chiamava, ma è stata una questione di pochi secondi e non ho potuto far nulla per salvarla».
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Cristina e Sonia stavano facendo un'escursione in montagna, sotto la cima del Monte Zoccarè Alto, nel territorio comunale di Cesiomaggiore. All'improvviso, lungo un tratto in discesa, Cristina Gallon è caduta, finendo in un dirupo dopo essere scivolata per una cinquantina di metri. La sua migliore amica, intervistata da Eleonora Scarton per Il Gazzettino, racconta: «Era felice quel giorno, non pensavamo potesse finire così. Il sentiero era su uno dei tratti più tranquilli e Cristina era molto scrupolosa. Non si faceva problemi a dire di no se un percorso era fuori dalle sue possibilità, ma quel percorso lo aveva fatto decine di volte, lo conosceva molto bene».
L'unica insidia, in quel percorso, si trova proprio nel tratto in cui Cristina ha trovato la morte. «Lei mi lasciava sempre davanti, nelle nostre escursioni.
«Eravamo come sorelle, la conosco da 30 anni. Andavamo spesso in montagna insieme, una più attenta e scrupolosa di lei nel pianificare le escursioni non l'ho mai vista», aggiunge Sonia. Cristina Gallon, originaria di Villabruna ma residente da anni con il compagno Roberto a Feltre, sarà cremata, come da sua volontà. A Villabruna, come a Feltre, i necrologi ricordano Cristina e il suo amore per la montagna: nella foto, la donna appare sorridente, con il Sass de Mura e il rifugio Boz sullo sfondo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Giugno 2022, 23:05
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