Cristina Alongi uccisa a 44 anni dal crollo di un albero a Napoli: un milione di risarcimento ai parenti

La sentenza: il crollo dell'albero "non poteva essere considerato un evento imprevedibile"

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di Redazione web

La tragedia che dieci anni fa uccise Cristina Alongi, la donna napoletana colpita a morte dal crollo di un albero, non poteva essere considerata un evento imprevedibile. Anzi, era qualcosa di annunciato come segnalato dagli enti locali e dagli organi di controllo del territorio. Si doveva, quindi, intervenire per prevenire la disgrazia. Ma, purtroppo così non è stato. 

Cristina, 44 anni, perse la vita perché investita dal crollo di un pino in via Aniello Falcone a Napoli il 10 giugno del 2013. La sentenza del giudice civile emessa qualche giorno fa si basa su questa ricostruzioe e - come scrive “Il Mattino" - ha disposto le prime forme di risarcimento in favore di due parenti di Cristina

I soldi dovranno essere sborsati dal Comune e dal Ministero dell'Interno 

Assistiti dai civilisti Vincenzo Cesaro e Claudio Fabbricatore (mentre in sede penale, la parte civile era rappresentata dagli avvocati Maurizio Sica e Adriano Baffi), i due parenti stretti di Cristina Alongi hanno ottenuto un risarcimento di oltre un milione di euro.

Soldi che dovranno sborsare in solido Comune e Ministero dell’Interno, in quanto indicati come responsabili di quella che viene confermata come una tragedia annunciata.

 Anche nel ragionamento dei giudici civili, si conferma quanto emerso al termine del processo penale: si doveva intervenire a rimuovere un pericolo che era stato segnalato; l’evento che ha stroncato la vita di Cristina Alongi, travolgendo anche la serenità del suo nucleo familiare, non era qualcosa di imprevedibile, di lontano dalla percezione ordinaria degli avvenimenti. Era qualcosa che alcuni residenti avevano segnalato come altamente possibile.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Gennaio 2023, 11:02
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