Crisi di Governo, mandato esplorativo a Roberto Fico. Mattarella: «Verificare la possibilità di confermare l'attuale maggioranza»

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Crisi di Governo, le consultazioni che sono andate avanti per tre giorni hanno portato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a convocare al Quirinale il Presidente della Camera Fico per un mandato esplorativo. Ovvero il Presidente della Camera è chiamato, secondo quanto ha fatto capire il presidente Mattarella parlando con i giornalisti, ad "esplorare" la possibilità che l'attuale maggioranza parlamentare torni a costituire un nuovo governo. Mattarella ha anche sottolineato l'esigenza che la crisi politica, visto il drammatico momento che sta vivendo il nostro paese, si concluda in tempi brevi. Le consultazioni del Presidente incaricato Roberto Fico inizieranno sabato pomeriggio

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Consultazioni, gli aggiornamenti in diretta

22.15 Le consultazioni del Presidente Roberto Fico inizieranno domani, sabato 30 gennaio, nel pomeriggio

19.55 Il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti ha rilasciato una dichiarazione ai giornalisti al termine dell'incontro tra il Presidente Mattarella e il Presidente della Camera. «A Roberto Fico è stato affidato la possibilità di verificare l'esistenza di una maggioranza parlamentare a partire dai gruppi che hanno sostenuto l'ultimo governo di Conte. Il Presidente Mattarella ha chiesto al Presidente Fico di riferire entro la giornata di martedì». 

19.30 Il Presidente Fico è arrivato al Qurinale

19.11 Il Presidente della Camera Roberto Fico è ora atteso al Quirinale alle ore 19.30. E' evidente che la convocazione del Presidente Fico è finalizzata ad esplorare la possibilità di una maggioranza parlamentare che si regga sugli stessi gruppi che hanno governato durante il cosiddetto Governo Conte II

19.08 Convocato il presidente della Camera Roberto Fico al Quirinale

19.00 Il Presidente Mattarella ha rilasciato una dichiarazione ai giornalisti alla fine delle consultazioni che si sono svolte in questi ultimi tre giorni. Il Presidente ha ricordato la crisi pandemica, sociale ed economica che avviluppano l'Italia. "Le tre emergenze richiedono subito un governo con un adeguato appoggio parlamentare". "In queste 32 ore è emersa la prospettiva di una maggioranza composta dai gruppi che sostenevano il governo precedente. A questo scopo adotterò nell'immediatezza un'iniziativa"

18.30 Sono attese per le 19 comunicazioni del Quirinale al termine delle consultazioni. Lo ha annunciato il portavoce del presidente della Repubblica Giovanni Grasso

17.56 Di Battista pronto a lasciare il M5S: «Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un «accoltellatore» professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. L'ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie». Lo scrive su Fb Alessandro Di Battista

Ore 17.45 - Sono finite le consultazioni. Si attendono le decisioni di Segio Mattarella

ore 17.35 Il capo politico del M5S Vito Crimi, uscendo dall'incontro con il presidente Mattarella ha rilasciato una dichiarazione ai giornalisti: «Al presidente Mattarella abbiamo reso la nostra disponibilità ad un confronto con chi ha a cuore l'interesse del Paese, per un governo politico a partire dalle forze di maggioranza" attuali "ma con un patto di legislatura. L'unica persona in grado di presiedere questo governo, per il M5S e' Giuseppe Conte».

17.00  Alla fine delle consultazioni del centrodestra con il capo dello Stato Sergio Mattarella, durate circa 40 minuti, è stato il leader leghista che ha letto una dichiarazione del centrodestra. «La delegazione unitaria del centrodestra, che rappresenta la maggioranza del Paese e governa 14 regioni su 20, ha espresso al Presidente della Repubblica la comune preoccupazione per la situazione sanitaria, economica e sociale in cui versa l'Italia, situazione che è stata aggravata da un Governo incapace e nato da un accordo di Palazzo - è l'incipit della dichiarazione comune - La crisi, causata dai litigi, dalla vanità e dagli interessi personali di chi stava al governo, necessita di una soluzione rapida e incisiva». «Al Presidente della Repubblica - ha continuato Salvini - è stata quindi confermata la nostra richiesta di valutare l'ipotesi di scioglimento delle Camere e del ricorso ad elezioni. Il centrodestra auspica che sia così offerta agli italiani la possibilità di dare vita in breve tempo ad un governo coeso con un programma comune condiviso dagli elettori e con una maggioranza forte per affrontare in tempi brevi i gravi problemi della nazione». «Anche in questo caso, il centrodestra ha confermato al Presidente della Repubblica piena disponibilità a collaborare per tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare gli interessi degli italiani - come peraltro fatto fino ad oggi e in modo spesso decisivo - a partire da un efficace utilizzo dei fondi del Recovery, dal piano vaccini fino ai ristori e ai rimborsi per famiglie e imprese», continua il testo. «Tutti i componenti della delegazione - è stato letto - hanno escluso la possibilità di qualsiasi appoggio alla riedizione della stessa maggioranza, che sta tenendo in ostaggio il Paese da settimane e che sarebbe ancor più debole qualora fosse garantita da singoli voltagabbana». «Tutti i componenti si sono riservati, ove non si andasse ad elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al Capo dello Stato all'esito delle consultazioni in corso», è la conclusione della dichiarazione congiunta

Ore 15.56 È composta di 13 persone la delegazione del centrodestra appena giunta al Quirinale per le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che la riceverà alle 16. Fra i primi ad arrivare, la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, con le stampelle per un problema alla gamba destra. Con lei i capigruppo del partito al Senato e alla Camera, Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. Il leader della Lega, Matteo Salvini, si è presentato con una mascherina tricolore, accompagnato dai capigruppo di Senato e Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. Nella delegazione anche il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, con i capigruppo Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini, oltre a Giovanni Toti, leader di Cambiamo! con il senatore Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi, leader di Noi con l'Italia, e il senatore dell'Udc, Antonio De Poli.

Ore 15.35 M5S: nessun veto contro Iv Nessun veto netto contro una forza politica, Iv compresa. Giuseppe Conte come premier un punto fermo. Attenzione non sui nomi ma sui programmi. Il M5S, secondo quando si apprende da diverse fonti parlamentari, starebbe definendo su queste posizioni la linea da tenere al Colle, dove salirà alle 17. La linea ufficiale sarà spiegata solo dopo l'incontro con il presidente Sergio Mattarella e una serie di riunioni si è tenuta questa mattina sul punto. Anche perché, una fronda - minoritaria - del M5S, sostiene una posizione molto più dura nei confronti di Iv: quella del «mai con Renzi e sempre con Conte».

Ore 15.20 Centrodestra unito al Quirinale Tutti i leader del centrodestra saliranno insieme al Colle per le consultazioni. Lo si apprende dal vertice della coalizione. 

Ore 13.45 Lannutti (M5S): con Conte ma senza Renzi «Renzi, anziché mostrarsi col capo coperto di cenere e chiedere scusa al Paese per averlo immobilizzato quando più ha bisogno di andare avanti, ha dettato le sue condizioni con arroganza più sfacciata del solito.

Per noi la strada resta: sempre col presidente Conte, ma senza Renzi». Lo scrive su twitter il senatore M5S Elio Lannutti.

Ore 13.30 Rosato (Iv): Conte? Nessun veto «Qualsiasi scelta farà il presidente della Repubblica sarà la migliore possibile. Veti su Conte? È una domanda ridondante, lo abbiamo detto mille volte che non abbiamo veti e preclusioni su nessuno». Lo dice il presidente di Iv Ettore Rosato parlando con i cronisti. Se ci sono veti su Renzi e non su Iv da parte degli altri? «Non esiste il veto ad personam, se ci sono veti su Iv basta dirlo. Senza il nostro leader non c'è neanche Italia Viva», aggiunge Rosato.

Ore 13.01 Lollobrigida (Fdi): chiederemo voto «Gli esperimenti contro natura non funzionano: mettere insieme tante forze politiche che la pensano diversamente su quasi tutto non è la soluzione. Per questo al presidente della Repubblica chiederemo ancora una volta di ricorrere al popolo». Lo ha detto al Tg2 il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

Ore 9.39 Bonaccini: spero in un Conte ter «Io mi auguro succeda questo», cioé un Conte ter con una compagine di governo più «robusta». Dopodiché - ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ad Agorà su Rai3, «non possiamo stare un altro mese senza sapere che interlocutore avere». Due giorni fa, ha ricordato «io e i miei colleghi presidenti di Regione dovevamo incontrare il presidente del Consiglio sul Recovery fund», ma l'incontro è saltato per la crisi di governo. «L'Europa ti chiede i progetti, presto devono essere validati e noi non sappiamo con chi interloquire».

Ore 9.29 Salvini: governo di centrodestra «Se c'è un governo che governa bene, noi siamo pronti a portare avanti le nostre proposte ma di vita reale, non di filosofia». L'ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini ospite di 'Agorà' su Rai3, precisando che si riferisce a «un governo a guida centrodestra» che si occupi del taglio delle tasse, lavoro, aiuti alle famiglie, salvataggio quota 100. Alla domanda se di conseguenza la sua posizione escluda il voto anticipato, ha risposto: «Se non c'è un governo, come non c'è, scelgono i cittadini».

«Al presidente della Repubblica oggi diremo che l'Italia ha fretta e fame di lavoro, salute e scuola». «Speriamo che la finiscano presto, potrebbe anche finire che si rimettono tutti insieme Pd-5 Stelle e Renzi e la prossima settimana torniamo qua e abbiamo perso un mese. Scommettiamo un caffè della macchinetta? Scommettiamo che hanno fatto passare un mese e poi troveranno 3 ministeri in più e in meno e la maggioranza sarà Pd-5 Stelle e Renzi e gli italiani si chiederanno perché tutto questo casino?».

Alla domanda sulla disponibilità espressa dal leghista Gian Marco Centinaio a sedersi al tavolo con il leader di Italia viva, Salvini ha risposto: «Evidentemente era una provocazione, Renzi ha fatto nascere questo governo» e ha smentito che ci sia un confronto con lui: «Non sto dialogando con Renzi, lo incontro al Senato come tanti altri colleghi e per educazione ci parlo, come ieri ho parlato con Conte perché testimone a un processo e ho parlato con lui per educazione, interesse e l'ho ringraziato per la correttezza della sua testimonianza».

Ore 9.20 Bellanova: incarico a Fico? Decide Mattarella «Siamo ai fatti, i retroscena non mi appartengono. Al Presidente abbiamo detto che non poniamo e non subiamo veti ma da giorni si sta facendo un mercato indecoroso di parlamentari, tentando lo svuotamento di Italia Viva e dall'altra si va dicendo che siamo inaffidabili: le forze politiche devono dire se Iv è ritenuta affidabile e parte integrante della coalizione. E la risposta deve arrivare da tutti il prima possibile perché non si può perdere tempo». Lo ha detto la presidente di Iv Teresa Bellanova a Radio Anch'io su Rai Radio1. «Un mandato al presidente Fico è nelle disponibilità del Presidente della Repubblica: a noi andrà bene quello che decide». Lo ha detto la presidente di Iv ed ex ministro Teresa Bellanova a Raio Anch'io su Rai Radio1.

Ore 9.01 Meloni vuole elezioni: "In Portogallo le hanno fatte" «Non sono d'accordo con chi dice che non si può andare a votare. Segnalo che la crisi è aperta dal 1 dicembre: sono due mesi. Attenti a dire che le elezioni non sono praticabili. In Portogallo le hanno appena fatte».Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni a Radio Anch'io su Rai Radio1. «Qualsiasi altra ipotesi darà un governo più debole». «Ogni giorno leggo che il centro-destra è diviso e che è stato devastato da senatori voltagabbana: non è andata così. È andata che Conte si è dovuta dimettere. Mi pare che il centrodestra nei fatti è unito e che l'opzione su cui siamo tutti d'accordo è andare a votare: non mi pare che cambierà». 

«Io la paura di rimanere sola non l'ho avuta mai. Mi preoccupa lo scenario di un governo raffazzonato per gli italiani», ha aggiunto la Meloni. «Un governo Ursula? Ho sentito Berlusconi e non mi pare sia interessato. A me pare che l'Italia abbia bisogno di un governo di patrioti e non di un governo che fa gli interessi di Francia e Germania. Un governo sedicente europeista già lo abbiamo». «In Fi sono europeisti? Per carità, sono inseriti in una dinamica europea: ma se è per questo anche noi siamo inseriti in questa dinamica ma noi ci stiamo per difendere gli interessi nazionali e non quelli di Francia o Germania».

Ore 8.30 Bonino: sì a donna premier Per Emma Bonino «magari fosse incaricata una donna come premier! Il Paese cambierebbe simbolicamente e sostanzialmente, credo. Ovvio che non basta essere donne per essere migliori, anche se gli uomini l'hanno sempre pensato di se stessi». Lo dice in un'intervista a 'La Repubblicà la storica leader radicale, ora senatrice di +Europa. Nelle consultazioni, «al presidente della Repubblica non ho fatto alcun nome. In primo luogo, perché è una prerogativa del capo dello Stato la scelta dell'incaricato/a e ci sono prerogative che non vanno travalicate. E poi perché non vorrei bruciare nessuno» spiega. L'incarico a una donna è «nel mondo degli obiettivi. Le donne italiane hanno competenze, capacità e non devono smettere di lottare per i loro diritti».

Rispetto a possibili candidate come premier in Italia «non entro nel toto nomi. Ripeto: tifo per una donna autorevole e competente». Venendo a Pd, 5Stelle e Leu che continuano a fare solo il nome di Conte «se capisco bene, la blindatura è per ora - osserva - ma è impressionante che questi tre partiti della maggioranza non riescano a pensare a una personalità politica più autorevole». Servono «un piano vaccinazioni credibile, un piano scuola, la ripresa e il rilancio del lavoro con l'utilizzo dei fondi europei di Next generation Eu. Non si può continuare così». Inoltre «il Recovery Plan che circola dal 12 gennaio è improponibile e va corretto rapidamente. Mi accusano di volere far vincere Salvini e e Meloni: è il contrario. Vincono con un governo che tira a campare». Bonino infine si dice favorevole a una maggioranza come quella che ha eletto Ursula von der Leyen presidente della commissione Ue con socialisti, liberali e una parte del Ppe, senza Salvini e Meloni: «Sarei molto felice se accadesse con una donna in Italia».


Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Gennaio 2021, 08:06
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