Crisanti: «Seconda ondata mai finita, contro le varianti servono le zone rosse. AstraZeneca? Scetticismo motivato»

Crisanti: «Seconda ondata mai finita, contro le varianti servono le zone rosse. AstraZeneca? Scetticismo motivato»

«La seconda ondata non è mai finita, siamo in una situazione molto delicata per via delle varianti del virus che sono già arrivate in Italia. Servono misure più restrittive». Continua a predicare la massima cautela Andrea Crisanti, microbiologo dell'Università di Padova ed ex consulente della Regione Veneto nell'emergenza coronavirus.

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Coronavirus, Crisanti: «Zone rosse contro le varianti»

In collegamento con SkyTg24, Andrea Crisanti ha parlato del problema delle varianti, che potrebbero pregiudicare anche la campagna vaccinale. «Finora abbiamo deciso di mantenere un certo equilibrio tra la necessità di abbassare la curva dei contagi e quella di tutelare un'economia già in grande difficoltà. Le varianti del virus possono aumentarne la trasmissibilità o addirittura la resistenza ai vaccini» - spiega il microbiologo - «A questo punto, bisogna intervenire più rapidamente possibile, anche in modo chirurgico. Se vogliamo bloccare la diffusione delle varianti, dobbiamo fare le zone rosse come a Codogno o a Vò Euganeo: un lockdown totale, tutti fermi».

Coronavirus, Crisanti: «Riaprire le scuole è un rischio»

Il professor Andrea Crisanti ha anche parlato della riapertura delle scuole: «Inutile dirlo, sono un fattore che aggiunge incertezza». Il microbiologo avverte sui rischi di tutto ciò che è associato con la ripresa delle lezioni in presenza. «Le scuole sono un'occasione di moltiplicazione sociale che coinvolge studenti, famiglie, interazioni fra studenti e famiglie a diversi livelli, sovraffollamento dei trasporti.

La struttura delle scuole è un detonatore di aggregazione sociale. Vedremo gli effetti» - spiega Crisanti - «In Inghilterra, sembra che la nuova variante colpisca più frequentemente i bambini. Questa mutazione ha un indice di trasmissione più elevato che si riflette sia negli adulti sia nei bambini, quindi non è sorprendente che vediamo più bambini colpiti, ma è ancora presto per dire che la variante abbia 'sfondato' la barriera d'età».

Coronavirus, Crisanti: «Seconda ondata mai finita, gravi errori sui vaccini»

«La seconda ondata in Italia non è mai finita, lo dicono i numeri, mentre la terza non c'è stata perché durante le feste di Natale abbiamo avuto diversi giorni di zona rossa e poi un mese di zona arancione. In Portogallo, dove tutto questo non è avvenuto, ci sono numeri spaventosi» - continua poi Andrea Crisanti - «Non possiamo escludere che possa esserci anche una terza ondata, non facciamo l'errore fatto alla fine della prima. Rispetto ad allora non è cambiato nulla, abbiamo i vaccini ma abbiamo anche oggettive difficoltà a farli secondo i piani prefissati».
Proprio sui vaccini, il microbiologo lancia un duro monito: «La corsa delle Regioni ad accaparrarsi i vaccini è gravissima, perché significa che sono nella disponibilità delle case produttrici quantità di vaccini che non mettono a disposizione degli Stati, ma di chi offre di più. Questa sarebbe una cosa gravissima, di una gravità senza precedenti».
Il professor Andrea Crisanti parla poi del vaccino di AstraZeneca, con un'efficacia ridotta rispetto a quelli a m-RNA, nonostante l'Oms ne abbia raccomandato l'utilizzo anche per gli over 65. «Lo scetticismo sul vaccino è comprensibile: è un siero diverso dagli altri, utilizza un vettore che interagisce con l'organismo ma, di fronte alle nuove varianti, va cambiato il vettore. L'errore più grande è avvenuto in fase di trial», spiega il microbiologo.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Febbraio 2021, 20:55
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