Covid, la promessa di Speranza: «Vaccini gratis per tutti gli italiani». Si parte a fine gennaio, clou della campagna immunitaria in primavera

Covid, la promessa di Speranza: «Vaccini gratis per tutti gli italiani». Si parte a fine gennaio, clou della campagna immunitaria in primavera

di Mario Fabbroni

C’è uno studio choc dietro le parole in Parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza. Ventuno mila nuovi morti da evitare. La statistica è seria, quel gruppo di astro-fisici italiani che aveva studiato mesi fa il decorso della pandemia (anche con modelli previsionali che individuano nei raggi del sole uno degli strumenti “naturali” di lotta al virus), pare proprio che avesse azzeccato ogni previsione: seconda ondata subito dopo le vacanze estive e terza ondata in agguato di nuovo tra fine febbraio e marzo 2021. 
Solo che stavolta le pagine non vengono più considerate come una sorta di iettatura: ecco perché ieri, sia Speranza in Parlamento che i ministri in serata a Palazzo Chigi, hanno scelto la linea dura. 


Natale anti Covid, questo il diktat. Non allentare la presa per evitare una nuova strage con almeno 21 mila vittime (appunto) entro marzo e una terza ondata a travolgere tutto. 
Il ministro Speranza l’ha anche detto sia in Senato che alla Camera insieme a parole di più facile lettura. «Vaccino gratis per tutti, ci pensa lo Stato» ad acquistare le dosi necessarie a immunizzare la popolazione: 202 milioni di dosi, «le abbiamo già opzionate». 

Dunque il “Piano vaccini” c’è, partirà a fine gennaio nei 300 punti individuati dal commissario Arcuri e che saranno dotati di frigoriferi a temperatura polare perché il primo vaccino, quello di Pfizer, si conserva solo a più di 70 gradi sotto zero. 
Ma Speranza ha detto soprattutto altro: «Non facciamoci illusioni: se abbassiamo la guardia, la terza ondata è dietro l’angolo.

Non allentiamo il rigore oggi per evitare molti più problemi dopo. Conosciamo ormai il virus, sappiamo i danni che fa e la facilità con cui se ne può perdere il controllo». La campagna vaccinale avrà il suo clou in primavera-estate, «con una più significativa distribuzione delle dosi nel secondo e nel terzo trimestre». Il vaccino non sarà obbligatorio, anche se la scelta dipenderà dal numero dei vaccinati. «E non sappiamo ancora qual’è la soglia per l’immunità di gregge», dice Walter Ricciardi, consigliere del ministro.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Dicembre 2020, 10:38
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