Covid, il giovedì nero con 993 morti in un giorno. Ma la curva dei contagi sta calando

Covid, il giovedì nero con 993 morti in un giorno. Ma la curva dei contagi sta calando

di Simone Pierini

Il giovedì nero del Covid. Un nuovo drammatico record di morti: 993 in un giorno. Il dato più alto dall'inizio dell'emergenza coronavirus in Italia, che ha abbattuto anche il precedente primato di 969 decessi risalente al 27 marzo. Ieri solo gli Stati Uniti hanno fatto peggio in tutto il mondo, ma lì la seconda ondata è appena iniziata. Delle quasi mille vittime registrate - citando le regioni più colpite - 347 vengono dalla Lombardia, 95 dal Veneto, 92 dal Piemonte, 85 dall'Emilia Romagna, 54 dalla Campania e 52 dal Friuli Venezia Giulia. Un nuova impennata improvvisa che potrebbe essere frutto di qualche ritardo di notifica di giorni precedenti ma che non cambia la sostanza: dal primo novembre - in poco più di un mese - nel nostro Paese sono quasi ventimila le persone che hanno perso la vita per il virus. Una doccia gelata dopo i timidi segnali di calo registrati a inizio settimana. Un colpo che ha fatto schizzare il totale sopra quota 58mila, con la Gran Bretagna ormai nel mirino a 60mila ma con un incremento giornaliero inferiore.


CURVA IN CALO Numeri da incubo che oscurano l'andamento della curva del contagio che prosegue la sua lenta ma costante flessione con il rapporto tra positivi e tamponi stabile al 10%. Si resta sopra i 20mila casi giornalieri (ieri 23.225 con 226.729 tamponi) ma a livello settimanale i nuovi positivi tra lunedì e giovedì sono 79.661 contro 101.018 della settimana scorsa e i 130.003 di due settimane fa.

Nel dato di giornata la Lombardia resta la regione con l'aumento maggiore di positivi (+3.751), di poco superiore al Veneto (+3.581). Alle loro spalle troviamo Campania (+2.295) e Piemonte (+2.230). Sotto i duemila casi invece Lazio, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia. Sotto i mille il resto delle regioni e province autonome italiane.


IL NUOVO DATO Analizzando il quadro ospedaliero da ieri è noto (ed è una vera novità) il numero di nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva, dato rimasto ignoto in questi mesi. Un elemento che permette di avere maggiore chiarezza su cosa avvenga nei reparti più complessi delle strutture sanitarie regione per regione. Per l'esattezza sono 217 le persone che ieri sono finite in terapia intensiva con la Puglia che guida la classifica a quota 33 seguita dalla Lombardia a 32, dal Veneto a 30 e dal Lazio a 23. Il totale dei posti letti occupati - anche per il numero di decessi e dimissioni - scende però a 3.597 (-19 rispetto a mercoledì) mentre nei reparti ordinari i ricoverati sono 31.772 (-682). Sono infine 23.474 in più i guariti con gli attualmente positivi che scendono a 759.982.


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Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Dicembre 2020, 09:09
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