Covid, nuova ordinanza in Puglia: «Vietato stazionare all'aperto, stop asporto dopo le 18». Dad a Bari e Taranto

Covid, nuova ordinanza in Puglia: «Vietato stazionare all'aperto, stop asporto dopo le 18». Dad a Bari e Taranto

di Domenico Zurlo

La pandemia di Covid corre in Puglia e la Regione corre ai ripari. Il governatore Michele Emiliano ha emesso un'ordinanza che prevede la chiusura di tutte le scuole nelle province di Bari e Taranto, nonché misure antiassembramento e relative alle attività di somministrazione di alimenti e/o bevante che saranno valide per l'intero territorio regionale. L'ordinanza sarà valida a partire da venerdì 13 marzo e fino al 6 aprile.

L'ORDINANZA DELLA REGIONE PUGLIA (clicca per il pdf)

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Nelle province di Bari e Taranto si dispone la sospensione delle attività dei servizi educativi dell'infanzia e lo svolgimento delle attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva «la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali», garantendo comunque «il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata».

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Le misure antiassembramento

Per quanto riguarda le misure antiassembramento, l'ordinanza con «decorrenza immediata» e sino al 6 aprile vieta «lo stazionamento all'aperto, presso gli spazi antistanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le piazze, le pubbliche vie, i lungomare e i belvedere, se non si è in solitudine o non si è in compagnia di persone che fanno parte del proprio nucleo familiare o convivente, se non per usufruire di servizi essenziali».

Inoltre, «i sindaci» dovranno disporre «la chiusura al pubblico di strade o piazze nei centri urbani, allorquando valutino sussistente il rischio di assembramento, per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private». L'ordinanza vieta anche l'attività di asporto dalle 18 e obbliga tutti gli esercizi a esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale. 

Tasso di incidenza in forte ascesa

Il provvedimento si basa anche su una relazione sull'andamento dei contagi in ambiente scolastico aggiornato al 10 marzo.

Inoltre, si legge nell'ordinanza, in Puglia «il tasso di incidenza settimanale, stimato attraverso i dati del flusso aggregato della Protezione Civile alla data del 9.03, risulta pari a 214 per 100.000 abitanti, con valori più elevati in provincia di Bari (306 per 100.000 abitanti) e in provincia di Taranto (275 per 100.000 abitanti)». Già prima di questa ultima ordinanza, determinata dalla crescita negli ultimi giorni dei casi positivi, in tutta la regione la didattica in presenza era stata molto limitata da altre ordinanze di Emiliano, soprattutto nelle scuole superiori. Il Tar ha prima accolto un ricorso di genitori, poi ne ha respinto un altro, scrivendo che il nuovo provvedimento di Emiliano era «meglio motivato».

«A Bari e Taranto posti letto quasi saturi»

«Le riunioni giornaliere di monitoraggio dei posti letto Covid hanno già registrato un aumento dei ricoveri dei pazienti Covid, tali da determinare una quasi completa saturazione dei posti letto dedicati nelle province di Bari e Taranto. Ma anche nelle altre province pugliesi, se la curva epidemica dovesse continuare la sua progressione, si determinerà un ulteriore incremento di richiesta di ricovero e queste ultime non potranno più soccorrere quelle di Bari e di Taranto», le parole di Emiliano in una nota.

«Assai problematica rischia di diventare anche la gestione dei posti letto no-covid - prosegue - che continuano ad essere sacrificati per la necessaria devoluzione di posti letto alla rete covid. Le capacità espansive della rete ospedaliera, sono ormai al massimo della loro estensione a causa della mancanza di personale. Sarà quindi indispensabile un maggiore supporto dei Medici di Medicina Generale e dei Dipartimenti di prevenzione per la assistenza domiciliare dei malati Covid».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Marzo 2021, 21:50
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