Covid, negazionisti e no-mask a Roma. Manifestanti senza mascherina: un fermo, multe e tensione in piazza

Negazionisti a Roma, manifestanti senza mascherina: un fermo e multe Tensioni in piazza

Da un lato la “Marcia della liberazione”, indetta dal “Comitato liberiamo Italia”, alla quale hanno partecipato circa duemila persone in piazza San Giovanni. Dall'altro, in piazza Bocca della Verità, gli attivisti di estrema destra di Forza Nuova, negazionisti del coronavirus, no-mask e cospirazionisti del 5G. Giornata di manifestazioni ad alta tensione nella Capitale. I sit-in promossi da vari gruppi di “no mask”, mettevano nel mirino l’obbligo di mascherine all’aperto e le politiche di contenimento della diffusione del coronavirus.

Fermo, tensione e sanzioni

Momenti di tensione a piazza San Giovanni quando la Polizia stava procedendo all'identificazione di un manifestante senza mascherina che si è rifiutato di esibire i documenti. Portato verso la volante, quest'ultima è stata subito circondata dai manifestanti. «Vergogna vergogna» hanno alcuni di loro mentre altri si avvicinavano alle forze di polizia urlando «ci dovete arrestare tutti». Un gruppo di manifestanti ha urlato «libertà, libertà». «Tutto per una mascherina - hanno spiegato alcuni - solo perché si è rifiutato di dare il nome lo hanno portato via in quel modo. È una vergogna». Dopo la situazione è tornata alla calma. Alla fine della giornata si sono registrate alcune persone identificate Roma perché non indossavano la mascherina. Secondo quanto si è appreso, saranno tutti sanzionati. In caso di ulteriori violazioni sarà valutata anche la denuncia.

Non serano  più di alcune decine, in gran parte con il gilet arancione, i manifestanti in piazza Bocca della Verità. «Non siamo negazionisti, quel termine viene usato per chi nega l'Olocausto, mentre io credo sia alla Shoah che al Covid - ha detto uno di loro, mascherina abbassata sul mento per parlare con i cronisti -. Ma qui siamo arrivati al punto che la Costituzione non esiste più e non si può né dissentire né manifestare». «La mascherina è dannosa, ci fa respirare la nostra anidride carbonica - ha affermato  Paolo Martini, 54 anni, dirigente sportivo venuto da Frosinone - Vogliamo un Comitato tecnico scientifico aperto anche ad autorevoli professori che la pensano diversamente e che nessuno ascolta. Perché non alzo la mascherina? C'è una legge che vieta il travisamento del volto. Se vogliamo rispettare le leggi rispettiamole tutte». Secondo un altro «già tre bambini sono morti in Germania di asfissia».

I CONTROLLI

Numerosi poliziotti presenti nella piazza osservano a distanza il piccolo sit-in, che ha avuto un altro momento di tensione quando due giovani che stavano inveendo contro la stampa sono stati allontanati da un anziano in gilet arancione che si è definito «commissario di polizia in pensione». «Sono provocatori», ha detto.

Ma i giornalisti sono poi stati oggetto di insulti da altri militanti. Tra i manifestanti é diffusa l'idea che il Covid non sia affatto così letale come si pensa e nessuno di loro sembra avere neppure un conoscente che si sia ammalato. Diversi professano un cattolicesimo integralista. Nel gruppetto spicca un cartello volgare. Un altro recita in inglese «la paura viene usata per controllarvi». Il 5 settembre scorso analoga manifestazione no mask aveva raccolto diverse centinaia di persone.

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A una di queste hanno partecipato anche i vigili urbani aderenti al sindacato Ugl della polizia locale. C'erano timori per possibili problemi anche di ordine pubblico, con il ministero dell’Interno che aveva chiesto «massimo rigore e fermezza assoluta nei confronti di chi non rispetta le normative anti Covid durante le manifestazioni». La Questura di Roma aveva fatto una «prescrizione» ai promotori ad indossare la mascherina. 

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Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Ottobre 2020, 22:24
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