«Chi lavora negli ospedali non si igienizza bene le mani»: la circolare del ministero della Salute

Si registrano costantemente percentuali di adesione nettamente inferiori a quelle auspicate dall'Organizzazione mondiale della sanità

«Chi lavora negli ospedali non si igienizza bene le mani»: la circolare del ministero della Salute

L'igienizzazione delle mani degli operatori sanitari non raggiunge gli standard previsti. «Attualmente in Italia non è presente un sistema, coordinato a livello nazionale, di sorveglianza del consumo di soluzione idroalcolica (Csia), tuttavia sono stati condotti molti studi osservazionali per valutare l'adesione alle procedure di igienizzazione delle mani da parte degli operatori sanitari, che hanno registrato costantemente percentuali di adesione nettamente inferiori a quelle auspicate dall'Organizzazione mondiale della sanità (75%)».

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Lo evidenzia la circolare sul protocollo della 'Sorveglianza nazionale del consumo di soluzione idroalcolica per l'igiene delle mani in ambito ospedaliero', firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. «L'igiene delle mani è scientificamente riconosciuta come elemento fondamentale nella riduzione della trasmissione dei microrganismi patogeni tra operatore e paziente e viceversa. L'importanza del suo ruolo è stata più volte sottolineata da tutte le istituzioni nazionali e internazionali», ricorda il ministero della Salute.

Il Piano nazionale di contrasto dell'antimicrobico-resistenza (Pncar) 2017-2020, prorogato per il 2021 prevede, tra le altre attività, «l'istituzione di una rete per la sorveglianza del consumo di soluzione idroalcolica come fattore strettamente correlato alla prevenzione e al contrasto delle Ica e del fenomeno dell'antimicrobico resistenza (Amr) - prosegue la circolare - L'importanza di istituire un sistema di monitoraggio del consumo della soluzione idroalcolica per l'igiene delle mani viene ribadita nel Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 che la inserisce quale indicatore di monitoraggio degli obiettivi specifici del programma di prevenzione delle Ica». 

Attraverso l'azione centrale Ccm, Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, 'Sostegno alla sorveglianza delle infezioni correlate all'assistenza anche a supporto del Pncar' affidata all'Istituto superiore di sanità, è stato sviluppato il Protocollo della sorveglianza nazionale del consumo di soluzione idroalcolica per l'igiene delle mani in ambito ospedaliero con relativi allegati.

«L'obiettivo consiste nel monitorare nel tempo, a livello nazionale e regionale, il consumo di soluzione idroalcolica in ambito ospedaliero, in ogni ospedale pubblico presente nel territorio regionale/province autonome e opzionalmente i dati a livello di blocco di assistenza (area di degenza e di non degenza). Tale sorveglianza può essere estesa alle strutture private convenzionate e non convenzionate e alle strutture socioassistenziali e sociosanitarie», conclude la circolare.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Dicembre 2021, 15:54
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