Covid, mai tanti morti dal 6 maggio. E aumentano i posti letto occupati nelle terapie intensive

Covid, mai tanti morti dal 6 maggio. E aumentano i posti letto occupati nelle terapie intensive

di Simone Pierini

Il dato che salta subito agli occhi è il nuovo brusco aumento dei decessi: ieri in Italia sono state registrate altre 353 vittime per conseguenze legate al coronavirus (il dato più alto dal 6 maggio). Ora il totale punta deciso verso la soglia dei 40 mila, che potrebbe essere raggiunta già in questa settimana (ad oggi sono 39.412). Sale ancora, seppur a piccoli passi, il rapporto tra positivi e casi testati che ora è arrivato al 25,69%: ieri i nuovi contagi sono stati 28.244 a fronte di poco più di 182 mila tamponi, in crescita rispetto ai 22.253 di lunedì ma con cinquantamila tamponi in più. Rispetto ai primi due giorni della scorsa settimana si è passati da 39.006 a 50.497 casi. 


Le regioni che per il momento hanno dati molto brutti, identoficabili con il semaforo “rosso” (ovvero lo scenario di massima gravità) sono Lombardia (ieri altri 6.804 casi), Piemonte, la Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta. Si tratta anche dei territori con il rapporto positivi/casi testati tra i più alti dell’intero Paese: la Valle d’Aosta è addirittura vicina al 70%. In bilico la posizione della Campania, che attualmente è in fase di valutazione e naviga a cavallo tra il rosso e l’arancione dove invece sarebbero presenti Puglia, Liguria e Veneto (anche se quest’ultima potrebbe finire nella zona verde insieme al resto d’Italia).
Negli ospedali continua l’aumento dei posti letto occupati in terapia intensiva arrivato a quota 2.225 (+203 in un giorno) e dei ricoveri in altri reparti che hanno raggiunto quota 21.114 (1.274).

Sono 394.803 le persone in isolamento domiciliare con sintomi lievi o asintomatici. Gli attualmente positivi nel nostro Paese sono 418.142, i guariti 302.275.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Novembre 2020, 05:56
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