Covid, arriva il monoclonale AstraZeneca: riduce dell'83% il rischio per i fragili

Covid, arriva il monoclonale AstraZeneca: riduce dell'83% il rischio per i fragili

di Enrico Chillè

Un nuovo scudo contro il Covid per i pazienti più fragili: l'Aifa ha approvato il primo farmaco a base di anticorpi monoclonali (tixagevimab e cilgavimab) di AstraZeneca che, in caso di infezione, riduce dell'83% il rischio di sviluppare la malattia in forma sintomatica. Basterà una sola dose per proteggere i pazienti fragili per almeno sei mesi. Il farmaco a base di monoclonali di AstraZeneca è indicato per tutti i pazienti non positivi, dai 12 anni in su, affetti da compromissioni immunitarie dovute a patologie pre-esistenti o causate da farmaci immunosoppressivi. Il farmaco potrà essere assunto anche da chi, per motivi di salute, non ha potuto vaccinarsi. Tre studi indipendenti, compreso quello della Food and Drug Administration (l'agenzia statunitense del farmaco), confermano l'efficacia del farmaco di AstraZeneca nel neutralizzare tutte le varianti più diffuse, compresa Omicron. Al momento, sono gli Stati Uniti il Paese che ha chiesto più dosi: 1,2 milioni. Seguono poi Francia, Spagna, Germania, Israele e Italia, che tramite la struttura del commissario Figliuolo ne ha chieste inizialmente 20mila.

Ad elogiare il nuovo farmaco di AstraZeneca c'è Giovanni Di Perri, infettivologo dell'ospedale Amedeo di Savoia e docente all'Università di Torino: «Un anticorpo monoclonale è una proteina progettata per riconoscere e legarsi a una struttura specifica, chiamata antigene. I due monoclonali presenti nel nuovo farmaco sono stati sviluppati per legarsi a due siti distinti della proteina spike del SARS-CoV-2: in questo modo, la combinazione impedisce al virus di entrare nelle cellule del corpo e di causare l'infezione».Ieri, intanto, sono stati comunicati 57.890 nuovi casi (tasso di positività al 10,8%), 320 decessi (di cui 55 relativi ai giorni scorsi) e 99.640 guariti. Continuano a calare i ricoveri ordinari (-565 in 24 ore) e le terapie intensive (-36 in un giorno). Un nuovo monitoraggio settimanale dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare conferma la rapida discesa della curva dei contagi (-32%) e un primo, significativo calo dei decessi (-16%). La speranza è che il picco sia finalmente alle spalle.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Febbraio 2022, 12:41
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