Mascherine all'aperto ma non solo: spunta ipotesi tampone (anche ai vaccinati) per i grandi eventi

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Oltre alle mascherine all'aperto, davanti alla risalita dei contagi spunta anche l'ipotesi del tampone obbligatorio - anche per i vaccinati - per accedere ai grandi eventi. Lo ha confermato Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico e presidente del Consiglio superiore di Sanità, ospite questa mattina di SkyTg24. La possibile introduzione dell' obbligatorierà del tampone anche per i vaccinati per accedere ai grandi eventi è «un'ipotesi da considerare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare», ha detto Locatelli ribadendo che «va tutelato il vantaggio che è stato accumulato dal nostro Paese e soprattutto vanno protette le vite degli italiani».

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Quanto a inserire l'obbligo delle mascherine all'aperto durante il periodo natalizio, afferma il professore, si tratta di una «ipotesi concreta» nel caso in cui i dati epidemiologici dei contagi di Covid-19 dovessero continuare a crescere. «Alcuni sindaci l'hanno già considerata e adottata, come ha fatto Gori in alcune aree di Bergamo», aggiunge.«Dire che il vaccino da solo non basta è un pò semplificato - dice - condivido le misure non farmacologiche che danno un contributo importante al contenimento della diffusione virale, come mascherine,distanziamento e ventilazione dei locali».

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Vaccino come un regalo di Natale

«Io mi siederò a una tavola assieme ai miei familiari che sono tutti vaccinati. Quindi l'augurio è di Buon Natale e di uno splendido anno nuovo per tutti e l'invito e di farsi un regalo per Natale con la vaccinazione per chi non si è mai vaccinato e con la dose di richiamo per chi invece ha già ricevuto il ciclo primario. Un modo per volersi bene, un modo per tutelarsi e anche un modo per tutelare i propri affetti e i propri cari».

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Il vaccino per i bambini «non è affatto una misura che viene offerta per cercare di contenere una circolazione virale, ma nel miglior interesse della salute fisica e psichica dei bambini», aggiunge nel giorno del via al vaccino della fascia 5-11 anni sottolineando che «l'offerta del vaccino ai bambini è orientata a proteggere la loro salute e a tutelare la loro frequenza scolastica nonché i loro spazi di socializzazione».

Escluso l'obbligo, dice Locatelli che ritiene fondamentale «riuscire a garantire il più possibile questi spazi di socializzazione, ricreazione, formazione, per riuscire a colmare quel gap che si è venuto a determinare nell'ultimo anno e dieci mesi da quando è iniziata la pandemia.

Anche i bambini hanno pagato un prezzo importante». E sulla sicurezza del vaccino per i bambini: «È decisamente sicuro. Tutti i dati che ci vengono sia dallo studio che ha portato alla sua approvazione sia dalle evidenze di impiego in Paesi che hanno iniziato prima di noi, Stati Uniti su tutti ci confortano in questa direzione. Il messaggio è assolutamente rassicurante». 

Durata Green pass e viaggi

«La durata del Green pass è appena stata modificata. Io credo che nella durata vadano presi in considerazione diversi fattori; in questo momento la scelta è stata fatta da pochissimo tempo e credo sia opportuno mantenere questa linea di coerenza al momento. Poi se esistono condizioni, evidenze e situazioni per rivedere le scelte credo che il governo italiano, e in generale tutta la nostra società, abbia dato larga dimostrazione di immediata capacità di adattamento e di flessibilità per aggiustare le scelte o per adattarle a quelle che sono le contingenze che emergono».

«Credo che la linearità del ragionamento del presidente del Consiglio Mario Draghi sia evidente. Le scelte adottate vogliono tutelare la situazione di vantaggio che ora connota l'Italia. Sono scelte condivisibili», ha detto Locatelli in merito alla decisione di prevedere un tampone per gli arrivi in Italia dai Paesi Ue anche per i vaccinati. Parlando della dose booster utile per contrastare la variante Omicron, Locatelli dice: «Dà una buona protezione, dobbiamo incentivarla».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Dicembre 2021, 15:37
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