Covid, la Lombardia ha immunità maggiore: «Rischi per il Sud e le isole»
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«Noi - annuncia - stiamo uscendo con un lavoro scientifico che valuta l'immunità di 500 persone fra ricercatori del Mario Negri Bergamo, di Brembo e un altro gruppo. In generale qualcuno ha detto in quest'area si potrebbe arrivare al 60%. Io credo che ci sono aree di Bergamo dove si raggiunge un 40% di immunità», in termini di anticorpi. In generale nel capoluogo orobico «siamo attorno al 30% di positività agli anticorpi, secondo i dati Ats. Noi presto avremo i dati nostri. Il lavoro è stato accettato e uscirà a breve e fa vedere tante cose di questo virus».
Tutti, prosegue, «dicono che il virus non è mutato, in realtà è mutato tantissime volte. Si dice così nel senso che non è mutato in senso favorevole a noi. Ma questo è un virus che muta. Certo è che non si ritornerà più al tempo in cui c'era questa situazione qui», ai tempi dell'emergenza più dura. «Nel mondo i casi confermati con anticorpi stanno riducendosi e questo dà l'idea di un'epidemia che a un certo punto si fermerà. Ci vorrà del tempo, può darsi anche uno o due anni, ma sarà una cosa sempre meno drammatica». Quanto alla Lombardia, «non arriviamo mi pare al 20% di anticorpi, però c'è l'immunità delle cellule T che si calcola sia il doppio degli anticorpi, quindi se è il 20%» quella degli anticorpi «arriviamo al 60%» in totale. A Milano siamo intorno al 10% di presenza di anticorpi.
Il concetto, conclude Remuzzi, «ha a che fare con una situazione in cui si supera una certa soglia. Qualcuno ha detto che basta il 20% perché il virus faccia fatica a circolare. Non si parla di immunità di gregge, però bisogna tener conto che non ci sono solo gli anticorpi, c'è l'immunità conferita dalle cellule e dagli anticorpi. Mettendo insieme tutto è possibile che si arrivi a una protezione maggiore», quindi che si arrivi «al 60% mettendo insieme tutto. Ma non abbiamo dati sicuri perché è molto difficile studiare la parte cellulare». Quanto alla speranza del vaccino, «quello anti-coronavirus all'inizio sarà per pochissimi. Invece abbiamo dei vaccini che funzionano e lo sappiamo già: quello per l'influenza, per il pneumococco, per la turbercolosi, e anche i vaccini dei bambini - morbillo, parotite e polio addirittura - proteggono contro questo virus».
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Settembre 2020, 20:12
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