Covid, l'Iss: Rt a 0,91, inferiore a 1 in 16 Regioni. «Dati incoraggianti, ma negli ospedali pressione elevata». Calabria, Puglia e Sardegna restano a rischio alto

Covid, l'Iss: Rt a 0,91, inferiore a 1 in 16 Regioni. «Dati incoraggianti, ma negli ospedali pressione elevata». Calabria, Puglia e Sardegna restano a rischio alto

Coronavirus, gli ultimi dati aggiornati del monitoraggio Iss-Ministero della Salute sono in miglioramento: l'incidenza nei casi negli ultimi 14 giorni è diminuita per la seconda settimana consecutiva e l'indice Rt è inferiore a 1 in molte Regioni e Province Autonome. Questi dati, scrive l'Iss, «sono incoraggianti e confermano l'impatto delle misure che si accompagnano con una diminuzione nelle ospedalizzazioni in area medica e in terapia intensiva; tuttavia, la pressione sui servizi ospedalieri è ancora molto elevata».  

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Nel periodo 11-24novembre 2020, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,91(range0,79-1,08). Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 16 Regioni/Ppaa. di queste, 15 hanno un Rt puntuale inferiore a uno anche nel suo intervallo di confidenza maggiore, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità. «Massima attenzione nell' adozione e nel rispetto delle misure, evitarne un rilassamento prematuro e mantenere elevata l'attenzione nei comportamenti».

In 5 Regioni l'indice di trasmissibilità Rt puntuale si colloca sopra il valore 1. Si tratta di Calabria (1.06), Lazio (1.04), Molise (1.38), Veneto (1.13) e Toscana (1.01).

Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Tre Regioni sono «classificate a rischio alto» di trasmissione di Sars-Cov-2: Calabria, Puglia e Sardegna, quest'ultima a «titolo precauzionale in quanto non valutabile in modo attendibile per completezza» dei dati. È quanto emerge dal Report. La classificazione a rischio alto «per 3 o più settimane consecutive - si legge - prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale».

«L'incidenza rimane ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile, pertanto è necessario raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale consentendo una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi di infezione e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali ed ospedali», sottolinea l'Iss.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Dicembre 2020, 16:58
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