Covid, l'immunologo Abrignani: «State a casa fino al tampone negativo»

«L'indice di positività oltre il 20 per cento indica che le infezioni sono almeno il doppio e aumenteranno, perché la metà degli italiani è contagiabile»

Covid, l'immunologo Abrignani: «State a casa fino al tampone negativo»

«Una combinazione di tre fattori ha portato a questa ondata estiva: nuove varianti, il conseguente aumento degli infettabili e la quasi totale assenza di misure di protezione». Lo dice in un'intervista a “La Stampa” Sergio Abrignani, immunologo dell'Università di Milano, direttore dell'Istituto nazionale di genetica molecolare Invernizzi, secondo il quale «l'invasione dell'Ucraina ha distratto l'opinione pubblica, ma non Omicron che ha generato le varianti 4 e 5, tra i virus più infettivi della storia e capaci di sfuggire maggiormente alla risposta immunitaria indotta dai vaccini basati sulla proteina Spike di Wuhan.

Questo ha allargato il bacino degli infettabili, anche per l'assenza di misure di contenimento oltre alle mascherine, che ormai non sono più richieste neppure sui voli internazionali». «L'indice di positività oltre il 20 per cento indica che le infezioni sono almeno il doppio e aumenteranno, perché la metà degli italiani è contagiabile», aggiunge Abrignani, spiegando che a rischiare di più sono gli «immunocompromessi e over 70 con comorbidità.

Queste categorie vanno assolutamente vaccinate e protette con mascherine per loro e per chi li frequenta».

Quanto alle varianti del virus, «da Omicron 1 in poi la letalità è diminuita - spiega l'immunologo - ma è aumentata l'infettività. Così vi sono ancora numeri significativi di forme gravi, in particolare nei soggetti fragili. Se le varianti attuali vengono lasciate correre possono avere in numeri assoluti effetti simili alle precedenti». Quanto ai vaccini, dice Abrignani, «arriveranno probabilmente vaccini a Rna basati sulla Spike di Omicron 1, che dovrebbero dare una buona protezione anche verso 4 e 5. Serviranno soprattutto a migliorare la tutela verso il contagio. L'ideale sarà farli a tutta la popolazione. Non bisognerà parlare di quarta o quinta dose, ma di nuovi vaccini. Così come ogni anno per l'antinfluenzale. Il virus cambia e va inseguito». Infine, a chi è contagiato la raccomandazione di restare a casa «perché se va in giro aumenta i rischi per gli altri, in particolare per i fragili. Bisogna restare a casa fino a quando il tampone diventa negativo». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Giugno 2022, 23:50
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