Covid, il generale Figliuolo: «Pronti per la terza dose». E poi spinge il modello "francese": «Green pass per l'accesso agli eventi»

Covid, il generale Figliuolo: «Pronti per la terza dose». E poi spinge il modello "francese": «Green pass per l'accesso agli eventi»

Il generale Figliuolo prende spunto dalla vittoria dell'Italia a Euro 2020 per esaltare la capacità di fare squadra e guarda al futuro con speranza. Il commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19 ai microfoni di Tg2Post guarda al futuro con fiducia

Il Commissario per l'Emergenza Covid Francesco Figliuolo indica nella scelta di Macron, di la strada giusta per convincere gli ultimi irriducibili del vaccino, «quella di utilizzare il green pass
per vari tipi di eventi, così come in Francia, potrebbe essere una soluzione per una spinta. Poi per chi non l'avrà c'è anche il tampone, bisogna comunque rispettare la Costituzione». Lo ha
detto il Commissario per l'Emergenza Covid, Francesco Figliuolo, a Tg2 Post, commentando la decisione in Francia di utilizzare il green pass anche per ristoranti e trasporti.

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«La vittoria agli Europei è una vittoria di tutti gli italiani. Vedo un bel parallelo, secondo me è una iniezione di fiducia.

Per la rinascita, anche economica, ci vuole la fiducia» ha dichiarato il generale Francesco Paolo Figliuolo.

Ha poi aggiunto: «Siamo attrezzati per la terza dose, anche se gli scienziati la chiamano un richiamo e non si sa ancora se è realmente necessario. Abbiamo aderito attraverso l'Ue per prenderne grossi quantitativi e avere anche una scorta. Per quella fase dovremo uscire dalla logica degli hub: utilizzare al massimo le capacità dei medici di base, pediatri e farmacisti. Si dovrà andare in una logica strutturale. Noi siamo organizzati per poter fare il richiamo a tutta la popolazione». Poi ha precisato «in questo momento stiamo viaggiando quasi esclusivamente con vaccini mRna»

GLI INCERTI

Figliuolo ha poi aggiunto, sempre a Tg2 Post: «Siamo a 58 milioni di inoculazioni con 24 milioni e 200mila cittadini completamente vaccinati, siamo intorno al 45%:un dato importante ma non basta. Dobbiamo intercettare i cosiddetti indecisi. Insieme alle regioni stiamo mettendo a punto una serie di iniziative: pensiamo alle 'notti magichè, a open day e open night, ma ci deve essere anche maggior coinvolgimento dei medici di base, pediatri e farmacisti, affinché rassicurino i rinunciatari. Il raggiungimento di questo numero di incerti è fondamentale per raggiungere l'immunità di gregge»


Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Luglio 2021, 08:47
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