Covid, dalle nuove stime la risalita dei contagi. L'esperto: «Indice Rt è tornato sopra 1»

Covid, dalle nuove stime la risalita dei contagi. L'esperto: «Indice Rt è tornato sopra 1»

L'indice di contagio Rt ha superato 1: lo indicano i valori del Covindex, il parametro sovrapponibile all'indice Rt e aggiornato sulla base del rapporto fra nuovi casi positivi e tamponi, calcolato dai ricercatori che fanno capo al sito CovidTrends. Risulta uguale a 1 anche l'indice di contagio calcolato dal sito CovidStat, gestito da esperti dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). «Adesso si tratta di capire se l'epidemia di Covid-19 sia in ripresa o meno», osserva il fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook 'Coronavirus-Dati e analisi scientifichE'.

C'è probabilmente in atto «una doppia dinamica», ha aggiunto. «Da un lato c'è il grande aumento dei test antigenici rapidi legati al Green pass, che fa sì che si trovino più casi tra gli asintomatici; dall'altra potrebbe esserci la ripresa dell'epidemia che vediamo dai test molecolari». Al momento, ha proseguito Sestili, il dato più rilevante è che i tamponi sono triplicati rispetto al periodo precedete il 15 ottobre, quando sono entrate in vigore le regole del Green pass. «È chiaro - ha osservato Sestili - che questo determina il fatto che abbiamo un monitoraggio epidemia molto più capillare rispetto a prima: sapevamo di avere casi che non trovavamo: è come se prima guardassimo l'epidemia con una lente e ora lo facessimo con il microscopio».

Guardando ai dati, per esempio, «nell'ultima settimana si è rilevato un aumento del 25% dei casi in Italia e l'effetto - osserva Sestili - si vede anche nelle regioni, nella maggior parte delle quali stanno aumentando i casi». (ANSA).«I dati da tenere d'occhio sono buoni», ha detto Sestili riferendosi al tasso di positività sotto 1, l'incidenza che è intorno a 30 casi su 100.000 abitanti, e quindi sotto la soglia critica di 50 per il contact tracing. «Inoltre non vediamo ripercussioni sui ricoveri, che nell'ultima settima sono diminuiti, a dimostrazione che per la maggior parte i casi sono probabilmente asintomatici».

Secondo l'esperto «la situazione va monitorata in modo attento in quanto è probabile che nelle prossime settimane potremmo vedere un aumento dei casi, considerando l'arrivo dell'inverno e la diffusione dell'influenza».

Il fisico ha inoltre rilevato che all'estero il virus sta circolando molto dove sono stati fatti pochi vaccini, come in alcuni Paesi dell'est europeo, o come in Gran Bretagna, dove non si è ancora cominciato a fare le terze dosi. «In Italia - ha detto ancora Sestili - possiamo essere cautamente ottimisti perché, anche di fronte di una ripresa dei contagi, bisognerebbe considerare che si parte da numeri dell'epidemia bassi, che oltre l'80% della popolazione è vaccinata, che si è cominciato a somministrare le terze dosi ai soggetti più fragili e che c'è il Green pass».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Ottobre 2021, 22:57
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