Covid, assalto alle vie dello shopping. Zaia: «Spettacolo immondo». Bassetti: «Non c'è nulla di male»

Covid, assalto alle vie dello shopping. Zaia: «Spettacolo immondo». Bassetti: «Non c'è nulla di male»

Le foto dello scorso weekend, con strade dello shopping prese d'assalto e assembramenti soprattutto nelle grandi città, la paura di una nuova impennata di contagi è grande. E tra politici e scienziati si riaccende lo scontro, tra chi accusa le misure del Governo e chi auspica nuove restrizioni con il Natale alle porte. «Ho visto uno spettacolo immondo: nonostante la crisi, il collasso della sanità, non si sono fermati i serpentoni ad Asiago, l'assalto alle città», le dure parole del Governatore del Veneto Luca Zaia.

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«ll sindaco di Treviso ha dovuto transennare la città ieri pomeriggio: ai 'varchi' si sono contate 50 mila persone quando nel centro vivono in 8.500 e 80 mila in tutto il comune». «È un mondo vomitevole - ribadisce -, è una cultura strisciante e non imperante secondo la quale questo è il virus dei vecchi e che se la vedano loro». Non è d'accordo il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: «I cittadini fanno quello che è consentito loro di fare. Se negozi, bar e ristoranti sono aperti, perché non dovrebbero uscire, andare a fare shopping (in più c'è il cashback), pranzare fuori o prendersi un caffè? Cosa ci si aspettava? Troppo facile prendersela con loro». 

Poi il sindaco di Milano Giuseppe Sala: «Ci vuole prudenza in questo momento ma non dobbiamo essere manichei, rischiamo di passare dal liberi tutti a richiudere tutto», ha detto parlando degli assembramenti nelle vie dello shopping nel corso dell'evento Direzione Nord 'What comes next. Spunti di futuro dalla trincea '. «Se qualcuno si meraviglia di vedere la gente per strada, vuol dire che non conosce la realtà sociale in cui viviamo, era assolutamente prevedibile - ha aggiunto -. Se diciamo che bisogna fare ripartire i consumi e se il governo lascia l'operazione cashback, poi non se la può prendere con i cittadini se escono a fare compere. È un fardello che noi politica dobbiamo prenderci sulle spalle adesso».

GISMONDO: "C'E' ASSOLUTA INCOSCIENZA" La microbiologa del Sacco di Milano Maria Rita Gismondo parla invece di «nuove misure restrittive» contro Covid-19: «Nessuno le avrebbe volute, nessuno le vorrebbe e non le vorrei nemmeno io, da cittadina».

Ma le immagini di persone riversate fra strade e negozi per lo shopping natalizio indicano purtroppo che «c'è un'assoluta incoscienza rispetto al momento che stiamo vivendo». Quindi «se è questo il comportamento» dell'Italia 'gialla', «se la responsabilizzazione non basta, e se per evitare qualcosa di molto più grave bisogna avere nuove restrizioni dall'alto» come sembra prospettarsi in queste ore in cui si torna a parlare di zone rosse e lockdown, «allora che le restrizioni vengano. Perché l'obiettivo - sottolinea la scienziata - è sicuramente evitare nuove morti».

«Vedere le immagini delle città superaffollate mi ha lasciato davvero molto perplessa», osserva la direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze del Sacco. «Certamente da parte della gente c'è la voglia giustificabile di uscire - riconosce - ma non sembra che si capisca il momento che stiamo vivendo. Probabilmente, avendo stabilizzato la curva, si crede che siamo usciti dall'emergenza però questo non è assolutamente vero. Purtroppo vediamo che le percentuali dei casi positivi sui tamponi stanno lentamente crescendo. E ricordiamoci che, anche se il numero dei morti sta calando, il fatto che continuino a esserci nuovi positivi è una cattiva notizia della quale pagheremo lo scotto fra 2-3 settimane». L'esperta avrebbe «auspicato una reazione più consapevole. Ci deve essere responsabilità personale», invece «vediamo incoscienza».

BASSETTI: NULLA DI MALE  «Non mi pare si possa dire che gli italiani hanno fatto qualcosa di male, uscire e andare in giro per lo shopping è consentito dai colori delle Regioni», le parole all'Adnkronos Salute di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria, commentando le polemiche dopo le immagini del weekend con i centri delle grandi città presi d'assalto per lo shopping natalizio. «Ieri c'è stato effettivamente un grande afflusso di persone nei centri delle città per lo shopping, ma da quello che ho potuto vedere erano tutti all'aria aperta e le persone portavano la mascherina. Parlare oggi di un lockdown totale o di una zona rossa per tutto il Paese stride molto, non aspettiamo neanche i nuovi dati? Non abbiamo fatto il lockdown settimane fa quando la curva è salita molto e lo facciamo ora che sta scendendo? Lavoriamo bene in questi 10 giorni che ci separano dal Natale cercando di fare capire l'importanza di mantenere alta l'attenzione».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Dicembre 2020, 14:16
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