Covid, l'allarme di Speranza: «I casi aumenteranno ancora». E la Camera va in tilt: niente voto

Covid, l'allarme di Speranza: «I casi aumenteranno ancora». E la Camera va in tilt: niente voto

di Simone Pierini
Il contagio aumenta, la Camera va in tilt e l'approvazione del dpcm slitta. E forse il dpcm stesso. Tra l'assenza di 41 deputati della maggioranza - in quarantena dopo i casi di coronavirus registrati nei giorni scorsi a Montecitorio - e la furbata dell'opposizione che ha lasciato l'aula per far saltare il quorum - con tanto di esultanza da stadio - l'approvazione delle nuove misure presentate in aula dal ministro della Salute Speranza non è arrivata. Ieri il numero legale è mancato per due volte di fila. La nuova votazione è stata riprogrammata a questa mattina alle 10. Rinviato ad oggi - salvo altri imprevisti a Montecitorio - anche il consiglio dei ministri che avrebbe dovuto dare il via libera. Non prima però del confronto tra il governo e le regioni.

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SPERANZA. «In tutti i Paesi c'è un'inversione di marcia e si stanno ripristinando misure restrittive: l'Italia sta meglio e sta reggendo meglio questa seconda ondata, ma non dobbiamo farci illusioni e sarebbe sbagliato sulla base dei numeri credere di esserne fuori», ha spiegato il ministro Speranza alla Camera ricordando come questa sia «una fase di peggioramento oggettivo, da nove settimane la tendenza è di una crescita del numero dei casi. Inoltre nella prima fase il virus aveva colpito un'area del Paese precisa, in questa seconda fase non è più così e c'è una crescita diffusa». «Lavoriamo per aumentare i livelli dei controlli - ha aggiunto - perché gli assembramenti sono un rischio reale che non possiamo permetterci».

IL DPCM. I punti chiavi del nuovo decreto sono la mascherina obbligatoria anche all'aperto, pena una multa da 400 a mille euro, e proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Solo in caso di un pericoloso aggravamento dei contagi il governo potrebbe optare per delle chiusure selettive. Niente stretta sugli orari dei locali ma scompare la possibilità per le regioni di ammorbidire le misure di contenimento. Infine chi arriva in Italia da Gran Bretagna, Olanda e Belgio sarà obbligato a sottoporsi al tampone.

IL CONTAGIO. Tra lunedì e martedì in Italia sono stati registrati quasi cinquemila nuovi contagi contro i poco più di tremila dei due giorni della settimana scorsa. Ieri sono stati 2677 con centomila tamponi, martedì scorso erano stati 1648 con 90mila test. Un aumento costante che tiene alta l'allerta. Cresciuti anche i decessi (ieri 28), in lieve calo le terapie intensive (-4 in un giorno). La Campania si conferma la regione con il più alto dato di crescita di positivi (altri 395) seguita dalla Lombardia (350), dal Lazio (275) e dal Piemonte (259).
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Ottobre 2020, 07:56
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