Gli anarchici minacciano attentati: «Colpiremo a morte un manager»

Gli anarchici minacciano attentati: «Colpiremo a morte un manager»

di Giammarco Oberto

Emulare Alfredo Cospito, che il 7 maggio 2012 nella sua battaglia senza senso aveva gambizzato a Genova un ex ad dell’Ansaldo Nucleare. In nome dell’ergastolano al 41 bis, ora i militanti della Fai - la federazione anarchica informale - si dichiarano pronti a sparare. E ad uccidere. Lo hanno scritto chiaro in una lettera di minacce arrivata in una busta gialla all’Iveco Defence Vehicles di Bolzano, che produce veicoli per la difesa. La busta era indirizzata a uno dei manager dello stabilimento. E dentro c’era un proiettile.

LA LETTERA

«Per Alfredo Cospito fratello e compagno», è l’incipit del volantino dattiloscritto firmato dalla Fai e recapitato anche ad altre due aziende e a un giornale. La mittente riportata sulla lettera è Anna Beniamino, la compagna di Cospito, detenuta nel carcere femminile di Rebibbia a Roma. Gli anarchici ne hanno usato il nome, inserendo tra il nome e il cognome della donna (indicata come “avvocato”), la parola “Spitoco”: è l’anagramma di Cospito. Il testo è delirante: «La Fai non dimentica Alfredo e gli altri compagni». Il manager, individuato come obiettivo, viene descritto come «l’anima nera delle operazioni di mercato, al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina». E ancora: «Verme della società (...), verrà colpito a morte davanti alla famiglia. Può essere colpito in qualsiasi momento.

Conosciamo le sue abitudini, gli interessi. Non avrà mai pace».

LE INDAGINI

Il plico è senza timbro di annullo: significa che è stato imbucato senza essere spedito, rendendo più difficile risalire a chi l’abbia mandato. La Procura di Trento ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per minacce aggravate dalla finalità di terrorismo. Inoltre Le lettere saranno oggetto della riunione settimanale del Comitato di analisi strategica antiterrorismo.

IL VIMINALE

Per il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si tratta di «modalità già viste su cui le forze dell’ordine hanno un livello di attenzione già alto. Dobbiamo però lanciare messaggi sempre molto equilibrati, non di sottovalutazione ovviamente, ma - è l’invito a stemperare i toni - neanche bisogna far preoccupare la gente».

COSPITO

Alfredo Cospito, intanto, è ancora ricoverato all’ospedale San Paolo di Milano, dopo essere stato trasferito dal carcere milanese di Opera. L’anarchico ha iniziato a riprendere gli integratori e si starebbe nutrendo a yogurt e biscotti perché vorrebbe arrivare “lucido” all’udienza della Cassazione del 24 febbraio, che dovrà decidere l’annullamento del 41 bis.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2023, 06:00
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