Cospito, il ministro Nordio rigetta l'istanza di revoca del 41 bis (carcere duro). La difesa annuncia ricorso

La decisione del guardasigilli deriva evidentemente dal fatto che ritiene ancora sussistente la sua pericolosità sociale

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di Redazione web

Cospito, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha rigettato l'istanza di revoca del 41 bis. L'anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame da oltre 100 giorni, deve quindi restare in regime di carcere duro, come prevede la disposizione dell'ordinamento penitenziario italiano introdotta dalla legge 10 ottobre 1986, n. 663, cosiddetta legge Gozzin. 

 

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Cospito resta al 41 bis

La decisione del guardasigilli deriva evidentemente dal fatto che ritiene ancora sussistente la sua pericolosità sociale. Il ministro ha respinto l'istanza di revoca avanzata dall'avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore del detenuto, che ha ricevuto una comunicazione dal ministero. Il 41 bis era stato disposto il 4 maggio dell'anno scorso dall'allora guardasigilli Marta Cartabia per quattro anni.

 

La nota del MInistero

Nordio, «con un provvedimento articolato ha respinto la richiesta di revoca del regime speciale di detenzione di cui all' articolo 41bis dell'ordinamento penitenziario, presentata dall' avvocato del detenuto Alfredo Cospito», scrive in una nota il ministero della Giustizia.

Il ricorso

La difesa di Alfredo Cospito annuncia che ricorrerà contro la decisione del ministro della Giustizia., si apprende dall'avvocato Rossi Albertini.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Febbraio 2023, 16:04
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