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La srl era stata fondata nel 2009 a Milano, con il nome di Trenitalia LeNord, in base ad un Protocollo di Intesa tra il Governo italiano e la Regione Lombardia, volto a potenziare il trasporto pubblico regionale. Nel 2011 il cambio di denominazione, quella attuale: Trenord, da quel momento, si occupò anche della gestione dei servizi TiLo ed Eurocity, svolti in collaborazione con Trenitalia e il gruppo DB-ÖBB, che permettono di collegare la Lombardia con la Svizzera, l'Austria e la Germania. Diverse quindi le tratte servite, per un'estensione territoriale notevole del traffico ferroviario, che inevitabilmente ha portato, negli anni, a diversi disservizi.
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I pendolari di Trenord lo sanno bene: ne hanno viste davvero tante, in questi anni. Nel 2012, ad esempio, fu inaugurato un servizio di trasporto, il Lombardia Express, che collegava la stazione di Milano Centrale con Varese e Bergamo. A causa del basso volume di passeggeri, il servizio fu soppresso appena cinque mesi dopo. Nel mese di dicembre i disagi per i pendolari raggiunsero il culmine: scioperi e treni soppressi per quasi tutto il mese, con un'azione collettiva da parte dell'associazione Altroconsumo. Quasi cinque anni più tardi, ai pendolari era stato riconosciuto un risarcimento complessivo pari a 300mila euro. Senza dimenticare che, in questi ultimi anni, anche il maltempo ha influito sulla circolazione ferroviaria con guasti e malfunzionamenti ai binari che hanno provocato nuovi disservizi.
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Il problema della sicurezza, negli anni, ha riguardato non solo lo stato delle ferrovie e dei convogli. In molti ricorderanno l'aggressione, avvenuta nel 2015, ad un capotreno con un machete da parte di una gang di 'latinos'. Il personale di Trenord, in quell'occasione, decise di aderire ad uno sciopero di massa proprio per chiedere una maggiore sicurezza. Da quell'episodio arrivarono nuove misure, come la vigilanza armata, la presenza dell'esercito e più telecamere a bordo.
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Nonostante un parziale rinnovamento del parco treni grazie ai fondi di Expo, il trasporto pubblico ferroviario ha continuato, negli ultimi anni, ad essere una vera e propria croce per i pendolari lombardi. Non sono mancati, nel 2015, una lunga serie di scandali: dalle 'spese pazze' dei manager alla circolazione rallentata da parte di alcuni macchinisti che, viaggiando a velocità ridotta, miravano a raggiungere gli orari degli straordinari per ottenere alcuni extra nello stipendio.
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Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, l'estate scorsa aveva ammesso l'inadeguatezza del servizio ma anche la mancanza di fondi per migliorarlo. Poche settimane più tardi, infine, un treno era deragliato parzialmente a Pioltello, a poca distanza dal luogo dell'incidente di questa mattina: in quell'occasione, per fortuna, non ci furono feriti ma solo tanta paura tra i pendolari.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Agosto 2018, 19:47
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