Come fa sapere la polizia, al capo dell'associazione, Mario Pianesi, 77 anni, noto imprenditore del settore macrobiotico e ad alcuni membri, anch'essi indagati, sono stati contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale.
Le indagini della Polizia hanno accertato che il rigido stile di vita imposto dal maestro, attraverso le diete MA.PI, (dal nome del maestro) in numero di 5 (gradualmente sempre più ristrette e severe) e le lunghe "conferenze" da lui tenute, durante le quali si parlava per ore della forza salvifica della sua dottrina alimentare, erano volte a plasmare un asservimento totale delle vittime.
E’ emerso dai racconti e dai riscontri effettuati come Pianesi, unitamente ad alcuni suoi collaboratori, anch’essi indagati tV.L.del 67, B G. del 66 e W.K.X. del 74, che rivestivano ruoli apicali nella piramide organizzativa e decisionale del sodalizio, fosse riuscito a carpire la fiducia di numerose persone che versavano in condizioni psicologiche fragili a causa di problemi di salute personali o famigliari, convincendole che la dieta macrobiotica e i dettami della sua filosofia potessero garantire una guarigione e una soluzione concreta ai loro problemi personali e di salute, tanto da indurre le stesse ad abbandonare le cure della medicina ”ufficiale” con argomenti tipo «i medici tradizionali sono tutti assassini».
”Tutta la loro vita era gestita dal maestro, che si avvaleva dei suoi collaboratori prescelti, facenti parte della "segreteria", che attraverso i "capizona" e "capicentri", dislocati in varie parti d´Italia, all´interno dei "Punti Macrobiotici", riusciva a manovrare a suo piacimento il mondo macrobiotico.
Gli adepti venivano convinti ad abbandonare il loro lavoro e in genere ad abiurare la precedente vita e a "lavorare" per l´associazione quale ringraziamento per il messaggio salvifico ricevuto; di fatto si trattava di sfruttamento, costretti a lavorare per molte ore e, nella migliore delle ipotesi, sottopagati.
Infatti, come ricostruito dalla polizia, approfittando dello status psicologico in cui versavano le vittime prescelte, attraverso il rigido controllo dell'alimentazione e la negazione del mondo esterno, soprattutto medico, manipolavano gli «adepti» arrivando gradualmente a gestirne l'intera vita e a pretendere da loro donazioni di denaro. Agli indagati vengono altresì contestati reati di natura finanziaria per aver evaso il pagamento di imposte per centinaia di migliaia di euro.
Il pensiero degli “adepti” doveva essere indirizzato ad un unico fine già tracciato dal guru: «Pianesi ha già pensato a tutto per noi, bisogna fare bene tutto quello che lui ci dice di fare, in modo da poter guarire sia le malattie fisiche che quelle dell’anima in modo da ripulire il nostro Karma, qualsiasi messa in discussione, ragionamento, domanda sul perché fare o non fare, mangiare o non mangiare, era soltanto una perdita di tempo perché Pianesi aveva già sperimentato su di se, sacrificandosi con infinito amore per noi e l’umanità». ed ancora: «i farmaci non curano, tolgono semplicemente i sintomi, la medicina uccide, i medici sono degli assassini».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Marzo 2018, 13:17
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