Coronavirus, zona rossa a Lucoli: è la prima in Abruzzo dopo il lockdown

Coronavirus, zona rossa a Lucoli: è la prima in Abruzzo dopo il lockdown
Coronavirus, arriva in Abruzzo la prima zona rossa dopo la fine del lockdown (la seconda in Italia, dopo quella di Mondragone, in provincia di Caserta). Si tratta di Casamaina, una frazione del Comune di Lucoli (L'Aquila), dove il sindaco, Valter Chiappini, ha deciso di vietare l'entrata e l'uscita dei cittadini, che fino a tutto il 1 settembre dovranno restare in casa.

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La decisione è giunta dopo che, nella frazione di Lucoli, sono stati riscontrati 12 positivi, tutti appartenenti ad un nucleo familiare. Nell'ordinanza del sindaco, firmata ieri, si legge: «Il sindaco comunica che, con ordinanza n. 23 del 27-08-2020, è stata istituita una “zona rossa” nella Frazione di Casamaina a decorrere dalle 00.00 del 28.08.2020 e fino alle ore 24.00 del 01.09.2020. Nel predetto periodo sono adottate le seguenti ulteriori misure: divieto di allontanamento dal territorio della Frazione anzi detta da parte di tutti gli individui ivi presenti; divieto di accesso nel territorio della Frazione in questione».

Quella di Casamaina è la seconda zona rossa in Italia dopo quella di Mondragone (Caserta), disposta a giugno dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Questi i dettagli dell'ordinanza di Valter Chiappini, sindaco di Lucoli, in merito alla zona rossa di Casamaina: «È consentito il rientro a domicilio o alla residenza all'interno della Frazione di Casamaina del Comune di Lucoli per chi, al momento dell'entrata in vigore della presente ordinanza, si trovasse fuori dell'area stessa; sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; sospensione di tutte le attività produttive e commerciali ad esclusione dei negozi di generi alimentari di prima necessità e delle attività connesse e serventi alla catena agroalimentare e sanitaria e comunque alle attività di interesse strategico e di carattere essenziale (farmacie, parafarmacie, fornai, rivenditori di mangimi per animali, distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, commercio al dettaglio di materiale per ottica, attività di trasporto connesse al rifornimento di beni e servizi essenziali dei presidi socio-sanitari esistenti); sospensione di tutti i cantieri di lavoro; chiusura dei parchi pubblici, orti comunali, aree sportive a libero accesso, servizi igienici pubblici e privati ad uso pubblico e divieto di utilizzo delle relative strutture; soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici; chiusura al pubblico del cimitero comunale della frazione di Casamaina, garantendo, comunque, l'erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione delle salme", prosegue il documento, nel quale si specifica che "saranno comunque garantiti i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Agosto 2020, 13:15
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