Coronavirus, a Milano corsa al pullman per il Sud: «Finché non è finito il casino, non si torna»
Tantissime persone - secondo quanto riferito da fonti Polfer a Caserta - sono salite ieri sera da Milano sul treno per tornare al Sud, molti senza biglietto. Il convoglio è stato fatto fermare due volte nel Casertano, perché la Polizia Ferroviaria doveva identificare tutti i viaggiatori prima dell'arrivo alla stazione di Napoli Centrale, essendo stata anche emanata proprio stamani dal governatore De Luca l'ordinanza che obbliga chi arriva dalla Lombardia o altre zone rosse a mettersi in quarantena.
Il primo stop c'è così stato a Sessa Aurunca, dove la tensione tra i passeggeri, convinti di doversi sottoporre a controlli medici, ha però spinto le forze dell'ordine a far ripartire il treno.
Il convoglio è stato poi fermato a Cancello Scalo: oltre cento persone sono state identificate, non senza problemi, tra cui alcune decine senza biglietto.
LA SITUAZIONE NELLE STAZIONI
Blindata da questa mattina la stazione di Salerno dove, dopo il decreto approvato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sono scattati i controlli a tutti i passeggeri in arrivo dalle zone a rischio contagio. Operazioni che avevano già interessato chi viaggiava a bordo dei bus Flixbus, fermati in piazza della Concordia per i controlli sanitari. Poi la task force si è spostata alla stazione ferroviaria. Medici e sanitari, indossando le tute anticontaminazione, sono saliti a bordo dei convogli per identificare i passeggeri, annotando la loro provenienza e la temperatura corporea. I controlli hanno riguardato un Frecciarossa proveniente da Milano - che è rimasto fermo al binario 2 per oltre cinquanta minuti - e un Italo che arrivava da Roma. La task force proseguirà per l'intera giornata: nel pomeriggio, infatti, sono attesi altri bus e treni in arrivo a Salerno e provenienti dal Nord Italia.
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Marzo 2020, 17:39
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