Coronavirus, Speranza: «Dati preoccupanti». L'appello ai giovani: «Se contagiano genitori o nonni rischiano un danno reale»

Coronavirus, Speranza: «Dati preoccupanti». L'appello ai giovani: «Se contagiano genitori o nonni rischiano un danno reale»
«I dati di questi ultimi giorni non possono non preoccupare», anche se sono inferiori a quelli riscontrati in altri paesi europei. Bisogna «rialzare il livello di attenzione, non possiamo assolutamente vanificare i sacrifici fatti dai cittadini». Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, al Tg1 che invita tutti alla cautela, di fronte al crescere dei dati del contagio da coronavirus, in attesa del «vaccino, che ci auguriamo sia disponibile nel più breve tempo possibile».

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«Stiamo lavorando incessantemente, la riapertura delle scuole, a metà settembre, in presenza e in tutta sicurezza, è una priorità per il governo». Aggiunge il ministro della Salute che poi annuncia di studiare un «nuovo rapporto organico strutturato, costante tra sanità e scuola: non possiamo lasciare i nostri presidi da soli a gestire questa vicenda», sottolinea. 

Infine l'appello ai giovani, il cui aumento dei positivi di rientro dalle vacanze preoccupa: «Usare tutte le cautele possibili». «Capisco che c'è volontà di uscire, di vivere dopo i mesi di lockdown -sottolinea il ministro della Salute - ma se contagiano genitori o nonni rischiano i produrre un danno reale. Al momento abbiamo lasciato tre regole fondamentali, che valgono per i giovani ma valgono per tutti: indossare la mascherina, obbligatoria al chiuso ma va indossata anche all'aperto se c'è il rischio di incrociare altre persone; il distanziamento di un metro; lavarsi le mani».
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Agosto 2020, 20:30
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