Coronavirus, nuova ordinanza in Sicilia: vietate le consegne a domicilio, si potrà uscire solo una volta al giorno

Coronavirus, nuova ordinanza in Sicilia: vietate le consegne a domicilio, si potrà uscire solo una volta al giorno

di Enrico Chillè
Pasqua e Pasquetta blindatissime in Sicilia per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Una nuova ordinanza, firmata la notte scorsa dal presidente Nello Musumeci, ha infatti imposto un'ulteriore stretta ai cittadini dell'isola. Le principali novità riguardano lo stop alle consegne a domicilio, la possibilità di uscire una sola volta al giorno anche per fare la spesa e, fino a lunedì prossimo, il divieto di imbarcarsi sui traghetti (ad eccezione di pendolari, operatori sanitari e appartenenti a forze dell'ordine e forze armate).

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Il governatore siciliano ha di fatto vietato gli spostamenti nelle case di villeggiatura e la consegna a domicilio dei rider. Nello Musumeci ha ammesso che c'è stato un «effetto positivo alle diverse misure adottate sul territorio regionale», ma non basta. Quindi servono ulteriori restrizioni. Niente introduzione dell'obbligo di mascherine e guanti in Sicilia, come si era pensato in un primo momento, che resta valido solo per i lavoratori degli esercizi commerciali che vendono generi alimentari «anche all'aperto».

I cittadini dovranno indossare le mascherine o, comunque, coprire naso e bocca con «altro adeguato accessorio» solo dove non è possibile tenere la distanza prevista dalle norme. Per quanto riguarda la limitazione delle uscite, l'ordinanza di Musumeci prevede la possibilità di potere lasciare le proprie abitazioni solo «una volta al giorno» e solo per gli acquisti essenziali, «ad eccezione di quelle per i farmaci», e sono permessi «a un solo componente del nucleo familiare».

Intanto, si intensifica lo scontro tra amministratori locali siciliani ed il Governo centrale. Sono già 96 i sindaci che hanno firmato un documento con cui si chiede al Consiglio dei Ministri di adottare misure ancora più stringenti per limitare la diffusione del coronavirus in Sicilia. Una posizione che ora dopo ora sembra consolidarsi grazie anche alla posizione critica espressa a livello nazionale dal presidente dell'Anci, il sindaco di Bari Antonio Decaro, che proprio ieri ha abbandonato polemicamente i lavori della conferenza unificata dopo aver richiesto cinque miliardi per i comuni. Come se non bastasse, in questi minuti è in corso un Consiglio dei Ministri per decidere sull'ordinanza di Cateno De Luca che aveva bloccato i traghetti per limitare gli spostamenti sullo Stretto. Il Consiglio di Stato, infatti, aveva espresso parere contrario all'ordinanza del sindaco di Messina, che però ha deciso di andare avanti e non ritirarla.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Aprile 2020, 13:08
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