Coronavirus, due casi a Roma: sono turisti cinesi. Italiani in quarantena per 15 giorni: dove sono ospitati

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di Mario Fabbroni
Primi due casi di Coronavirus in Italia. Si tratta di due turisti cinesi, marito e moglie, a Roma da dieci giorni. Sono entrambi ricoverati in isolamento all'ospedale Spallanzani. La stanza dell'albergo del centro della Capitale dove soggiornavano è stata sigillata. Niente contagio da Coronavirus invece sulla nave da crociera. Dopo ore di altissima tensione, tirano un sospiro di sollievo i 6000 turisti di mezzo mondo imbarcati sulla Costa Smeralda, attraccata ieri a Civitavecchia. Subito dopo la partenza da Palma di Maiorca, una coppia di Hong Kong aveva accusato febbre e problemi respiratori. Immediati sono scattati i protocolli di sicurezza: l'uomo e sua moglie sono stati isolati nell'ospedale di bordo e sono state avvertite le autorità sanitarie italiane. Bloccati a bordo tutti, turisti ed equipaggio, con il rischio di finire in quarantena. Poi la sentenza positiva: la nave non è infetta. A Civitavecchia resta il caos perché sono stati bloccati gli imbarchi: mille persone hanno dormito in hotel ieri notte.

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CASERMA PER GLI ITALIANI. La struttura militare dove verranno ospitati per due settimane i circa 60 italiani che stanno per fare ritorno da Wuhan, la città cinese epicentro dell'infezione di nuovo Coronavirus. Si trova alla Cecchignola, alle porte di Roma.

PAESI DEBOLI A RISCHIO. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha stabilito che l'epidemia è «un'emergenza di salute pubblica di preoccupazione internazionale». «La principale ragione non è quanto sta accadendo in Cina, ma il rischio di altri paesi, specie i più deboli», ha detto il capo dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

NAVI, AEREI, AZIENDE. I gruppi Msc Crociere e Costa hanno annunciato di aver annullato le crociere in partenza dai porti cinesi. La Bmw ha chiuso tre stabilimenti nel paese del Dragone, Ikea ha chiuso tutti i suoi negozi, Air France ha bloccato i voli trascinando altre compagnie.

PUGNO DI FERRO. Il presidente Xi Jinping ha deciso il ricorso al pugno di ferro contro il demone del Coronavirus di Wuhan: i funzionari che non seguiranno le sue indicazioni per contenere e debellare l'epidemia saranno puniti. La Federcalcio cinese, la Chinese Football Association, ha annunciato il rinvio di tutte le partite in programma nel 2020.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Gennaio 2020, 09:42
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