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«Stiamo facendo dei modelli che studiano quando presumibilmente ci sarà l'azzeramento dei contagi nelle prossime settimane o in certi casi nei prossimi mesi - ha aggiunto Ricciardi - e soltanto sulla base di quei numeri si potrà dare il via libera».
Secondo l'esperto il piano che il ministro Speranza sta preparando la fase due «potrà partire, soprattutto in alcune Regioni, quando conteremo i nuovi casi sulle dita di una mano e non certamente con numeri a quattro cifre». Altrimenti, ha proseguito, può accadere che, come è avvenuto nel passato, nel momento in cui si allentano le misure di sicurezza la pandemia potrebbe riesplodere con una seconda ondata. «Non ce lo possiamo permettere -ha rilevato - perché significherebbe richiudere prontamente tutte le attività, risigillare tutti a casa in maniera forte e soprattutto esercitare quella pressione sul servizio sanitario nazionale che poi si traduce in malati, intubati e morti. È una cosa che non vogliamo si ripeta».
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Aprile 2020, 15:21
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