Coronavirus, record di contagi a Pescara: «Il 65% dei casi dovuto alle varianti»

Coronavirus, record di contagi a Pescara: «Il 65% dei casi dovuto alle varianti»

Coronavirus, a Pescara è record di contagi da inizio emergenza. La provincia abruzzese, che insieme a quella di Chieti è zona rossa da ieri, fa registrare un impressionante numero di nuovi casi positivi, concentrati soprattutto nell'area metropolitana. «Il 65% dei nuovi casi è dovuto alla diffusione delle diverse varianti del virus», spiegano dal laboratorio di Genetica molecolare dell'Università di Chieti.

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Coronavirus a Pescara, record di contagi

I nuovi casi registrati in provincia di Pescara sono 308, dato che supera il record precedente di 303 del 6 febbraio. Dei nuovi positivi ben 67 hanno meno di 19 anni. A livello provinciale, dopo Pescara c'è Chieti, con un incremento di 119 contagi (34 dei quali relativi ad under 19).

La località con più nuovi casi è Pescara, con 105 contagi. Seguono gli altri comuni dell'area metropolitana, tra cui Montesilvano (47), Chieti (34), Cepagatti (28), Francavilla al Mare (21). Fortissima la pressione sull'ospedale di Pescara, dove tutta la catena di gestione dell'emergenza - dal 118 al pronto soccorso alle aree di degenza - è in tilt. Al completo, ormai da giorni, il Covid Hospital: decine i pazienti già trasferiti in altre strutture. Tra i ricoverati, con sintomi gravi, anche 30enni e 40enni.

Coronavirus a Pescara, allarme varianti: «Serve un lockdown duro»

La variante più diffusa in provincia di Pescara sembra essere quella inglese. Liborio Stuppia, direttore del laboratorio di Genetica molecolare di Chieti, lancia l'allarme: «La variante è ora dominante, ha letteralmente mangiato viva la precedente, anche se è difficile individuare la cause di queste crescita esponenziale. Siamo di fronte ad una delle aree più colpite d'Italia e serve un lockdown duro, anche se la decisione finale spetta alla politica».


Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Febbraio 2021, 07:27
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